71 anni fa le “grandi potenze” formalizzarono la loro decisione, che condannò la nostra gente all”esilio, alla dispersione, in spregio a quel diritto di “autodeterminazione dei popoli” che esse stesse avevano proclamato. (disegno dell’artista polesano Gigi Vidris)
ROMA – 09 -febbraio – 2018 – Basta alimentare il vento dell’odio. Il nostro paese corre “gravissimi rischi” a causa “del nazionalismo estremo, l’odio etnico, la violenza ideologica eretta a sistema”. Usa parole durissime Sergio Mattarella per rinnovare la condanna della strage delle foibe, che nel pomeriggio ha presenziato a Palazzo Madama alla celebrazione del Giorno del Ricordo, con il presidente del Senato Grasso (“per troppo tempo questa tragedia è stata dimenticata”), il ministro Finocchiaro. Presenti molti familiari delle vittime. Il presidente dell’associazione degli esuli giuliano-dalmati, Antonio Ballarin, chiede che 70 anni dopo arrivi completamente il risarcimento dello Stato per danni subiti dai profughi, costretti a lasciare casa e beni. E il sindaco di Gorizia, Rodolfo Ziberna, vorrebbe l’apertura degli archivi nella ex Jugoslavia per rintracciare i luoghi di sepoltura delle vittime e ricostruire anche il ruolo dei partigiani comunisti italiani nella “pulizia etnica” voluta dal maresciallo Tito. continua a leggere
10 febbraio: Giorno del Ricordo – Io non dimentico