Pagina: La Storia della Ferrovia a Rovigno

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Rovigno

Fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Ferrovia_Istriana

il 20 ottobre 2017 saranno 51 anni che il treno non passa più da Rovigno

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La ferrovia Istriana (in croato Istarske pruge, in sloveno Istrska železnica, in tedesco Istrianer Bahn) è una linea ferroviaria internazionale che collega la città di Divaccia, in Slovenia, a Pola, in Croazia, attraversando il territorio dell’Istria. Fino al 1966, rimase in funzione una diramazione che dalla città di Canfanaro portava a Rovigno.

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Costruita durante il periodo in cui l’Istria era territorio dell’Impero austro-ungarico, durante le due guerre mondiali ricadde in territorio italiano, per poi passare alla Jugoslavia fino alla sua dissoluzione. Attualmente (2009) l’infrastruttura della linea ferroviaria è di competenza dei due gestori nazionali: Slovenske železnice (Ferrovie slovene) per il tratto da Divaccia fino al confine, Hrvatske željeznice (Ferrovie croate) per quello fino a Pola.

una rara foto dei lavori per erigere la Stazione Ferroviaria di Rovigno

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Cenni storici – Fu progettata per motivi strategici dall’Impero austro-ungarico al fine di collegare attraverso ferrovia la piazzaforte militare di Pola con Vienna e Trieste. La linea era a scartamento ordinario e partiva dalla stazione di Divaccia, posta sulla Vienna-Trieste, allo scopo di consentire un collegamento sicuro dalle possibili incursioni via mare. Essa attraversava zone interne della penisola istriana fino a raggiungere i porti di Rovigno e Pola.

Le difficoltà morfologiche dei territori da attraversare imposero la movimentazione di grosse quantità di materiali di riporto per realizzare le profonde trincee e gli alti rilevati che il tracciato scelto richiedeva. Tuttavia, per i caratteri strategici per i quali fu costruita, la linea finì per attraversare zone lontane dal mare e scarsamente popolate.

https://clubtouristitriestini.blogspot.it/2015/03/1.html

L’inaugurazione avvenne il 1 aprile 1902 senza la partecipazione dei rappresentanti provinciali e comunali istriani di cultura italiana, irritati dalla scelta di apporre nelle 35 stazioni del percorso tabelle bilingue (italiano e sloveno/croato).

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Fu costruita dalla società ferrovie statali istriane (Istrische Staatsbahn) e aperta all’esercizio il 20 settembre 1876. Il servizio passeggeri e merci fu affidato alla Südbahn che gestiva a quel tempo la Vienna-Trieste. Nel 1884, secondo altre fonti nel 1882, la linea passò in gestione alle Ferrovie imperial-regie dello Stato austriaco (KKStB).

Cartina del 1961

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Nonostante il tracciato risultasse periferico rispetto alla vita economica della penisola istriana, la linea riuscì nell’intento di togliere dall’isolamento le zone interne della penisola, incrementandone l’economia, seppur in modo modesto.

Dal 1887 presso la stazione di Erpelle-Cosina si attestò anche la ferrovia Trieste-Erpelle.

Dopo la Prima guerra mondiale, a seguito del Trattato di Saint-Germain-en-Laye (1919), l’intera linea ferroviaria ricadde in territorio italiano e fu quindi esercita dalle Ferrovie dello Stato. Nel 1936 la diramazione per Rovigno fu chiusa e sostituita da autoservizio, ma nel 1941 a causa della guerra e del conseguente razionamento della benzina la diramazione fu riaperta. Nel secondo dopoguerra, con il Trattato di Parigi (1947), la linea divenne jugoslava e passò in gestione alle Jugoslovenske Železnice (JŽ).

1939 – gli orari dei treni 

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Nel 1951 fu aperta la Lupogliano – porto di Arsia.

Nel 1966 fu chiuso al servizio viaggiatori il ramo Canfanaro – Rovigno. La linea non è stata disarmata e più volte se ne è proposto un recupero, senza giungere a risultati concreti. L’anno successivo fu aperta la strada ferrata che dall’impianto di Prešnica (Bresenza del Taiano) collega il porto di Capodistria.

Nel 1991, dopo la dichiarazione d’indipendenza di Slovenia e Croazia, la linea ferroviaria fu divisa dalle due nuove nazioni presso il valico di Acquaviva della Vena (Rakitovec).

Caratteristiche – La linea ferroviaria è interamente a singolo  binario ascartamento  ordinario da 1.435 mm.

È elettrificata a corrente continua da 3000 volt nel tratto Divaccia – Bresenza in quanto necessario al trasporto di merci proveniente dalla linea per Capodistria, anch’essa elettrificata con le medesime caratteristiche. Il resto del tracciato è privo di elettrificazione, per cui la trazione è svolta da locomotori diesel.

Pagina: La Storia della Ferrovia a Rovignoultima modifica: 2017-10-17T22:05:03+02:00da alessandro-54
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