Pagina: La Storia di “Sant’Eufemia”

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Rovigno

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Fu costruita tra il 1725 e il 1736 sulla base di una già esistente, a sua volta costruita all’inizio del X secolo sulle fondamenta di una piccola chiesa dedicata a san Giorgio. La sua facciata risale al 1883.

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Tony Cetinski – Santa Eufemia – 1993

Al suo interno sono conservate le reliquie di sant’Eufemia in un sarcofago romano del VI secolo (adattato nel XV secolo). La chiesa contiene diversi tesori e opere d’arte, tra cui statue gotiche del XV secolo e dipinti del XVI e XVII secolo.

Il campanile, che ricorda quello di San Marco a Venezia, fu costruito tra il 1654 e il 1680 su progetti di Antonio Manopola. Sulla cima dei suoi 60 m di altezza è posta la statua di sant’Eufemia, che funge da banderuola per il vento.

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Fonte: http://www.inforovinj.com/itl/rovinj/znamenje/legenda-sv-eufemija.asp

La leggenda di S. Eufemia
Per capire meglio perché una chiesa cosi grande e maestosa sia stata innalzata proprio a Rovigno, bisogna chiarire chi era Sant’Eufemia e perché è diventata protettrice della città.

All’epoca dell’imperatore Diocleziano, molti cristiani erano stati perseguitati, incarcerati o uccisi; tra loro c’era anche una giovane ragazza di nome Eufemia, che proveniva da una città dell’Asia Minore, Calcedona. Eufemia è nata nel 290, in una nobile famiglia patrizia.

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Non si hanno molte notizie sulla vita di questa santa, ma è certo che è morta il 16 settembre 304. Il corpo della martire è stato conservato dai cristiani di Calcedona fino all’anno 620. quando la città fu occupata dai Persiani.

Il sarcofago con il corpo di Sant’Eufemia è stato trasferito allora a Costantinopoli, e situato nella maestosa chiesa innalzata in suo onore dall’imperatore Costantino. Nell’anno 800 vengono al potere gli Iconoclasti (vietano il culto delle immagini), e allora i Cristiani nascondono la reliquia di Sant’Eufemia. Cos’è successo dopo, è difficile a dire, ma la storia narra che dopo una forte tempesta, all’alba del 13 Luglio dell’anno 800, sulle coste di Rovigno sia arrivato un grande sarcofago di marmo.

Molti abitanti di Rovigno cercavano invano di portare il sarcofago alla chiesa di San Giorgio, ma tutto inutilmente.

Solo un bambino, su intercessione di Sant’Eufemia, era riuscito con le sue due mucche a portare il sarcofago sulla collina.

L’arrivo del sarcofago a Rovigno era considerato dagli abitanti un vero e proprio miracolo, e cosi iniziano a onorarla come loro protettrice. Il 16 Settembre è il giorno di Sant’Eufemia, e a Rovigno arrivano turisti da tutte le parti; viene organizzata una grande festa, il cui programma si svolge sulla piazza principale, e per tradizione si mangia carne di pecora con crauti e le frittelle, dolciumi tipici istriani.

 

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Pagina: La Storia di “Sant’Eufemia”ultima modifica: 2017-09-22T17:53:18+02:00da alessandro-54
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