Istria: Sono 27 i casi accertati

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articolo: https://lavoce.hr/attualita/istria-sono-27-i-casi-accertati

22 marzo 2020 – Sale a 27 il numero dei casi positivi al coronavirus in Istria. Un aumento che rende ancora più necessario l’isolamento in casa della popolazione. L’appello è stato come sempre lanciato dal responsabile del Comando regionale della Protezione civile, Dino Kozlevac e dal direttore dell’Istituto di Sanità pubblica della Regione istriana, Aleksandar Stojanović. Entrambi hanno rilevato che soltanto nella giornata di sabato, in Istria, sono stati registrati 8 nuovi casi, tra i quali figura pure un cittadino austriaco, che nel frattempo ha però lasciato la Croazia.
I vertici della Protezione civile informano che i casi positivi al Covid-19 registrati nell’arco della giornata di sabato sono tutti, direttamente o indirettamente, riconducibili al gruppo di persone che lo scorso 7 marzo aveva presenziato al funerale del padre del rinomato viticoltore umaghese, Moreno Coronica, risultato egli stesso positivo al coronavirus assieme alla moglie.
Kozlevac e Stojanović hanno successivamente informato i cittadini che oggi, domenica 22 marzo, il numero di casi positivi è ulteriormente aumento. In mattinata, la Protezione civile ha infatti ricevuto i risultati delle analisi dei 18 tamponi inviati sabato alla Clinica per le malattie infettive “Dr. Fran Mihaljević” di Zagabria, i cui medici hanno riscontrato la positività al Covid-19 in tre persone. “Una è strettamente collegata a uno dei positivi registrati nei giorni scorsi. Negli altri due casi si tratta di persone rientrate da zone a rischio”, ha detto il Comandante della Protezione civile, Dino Kozlevac, aggiungendo che fino alle 16 di oggi sono stati inviati a Zagabria altri tredici tamponi effettuati su altrettante persone sospette, di cui una è stata ricoverata nella Divisione infettivi dell’Ospedale cittadino.
Stojanović ha aggiunto che soltanto negli ultimi giorni ben 13 persone sono risultate positive. “L’epidemia è in fase di crescita”, ha constatato il direttore dell’Istituto regionale di Sanità pubblica, spiegando che l’aumento dei casi è dovuto a un maggiore rientro dei cittadini dall’Italia negli ultimi 10-15 giorni e dal mancato rispetto delle misure restrittive e degli isolamenti. continua a leggere

Coronavirus – come comportarsi e proteggersi

https://www.rovinj-tourism.com/it/chi-siamo/notizie/1033

26 febbraio 2020 – Al fine di informare l’opinione pubblica su come comportarsi e proteggersi dal contagio da coronavirus, su indicazione del Servizio nazionale di epidemiologia dell’Istituto nazionale croato di salute pubblica, dal 24 febbraio scorso sono entrate in vigore le seguenti misure antiepidemiche:

1. Le persone sane provenienti dai territori focolaio dell’epidemia sono sottoposte ad uno speciale regime sanitario che comprende la sorveglianza attiva per 14 giorni in quarantena (auto-isolamento) al proprio domicilio. Le persone in questione, nel corso dei 14 giorni di auto-isolamento dall’ultima esposizione, dovranno monitorare costantemente il proprio stato di salute in ordine al manifestarsi dei sintomi patologici legati al contagio da coronavirus (COVID-19), dovranno comunicare giornalmente con lo specialista epidemiologo e non potranno uscire dalla propria abitazione. Se, nel corso dei 14 giorni, non dovesse manifestarsi alcun sintomo, cesseranno i presupposti per la sorveglianza attiva e per l’isolamento. Se, invece, nel corso dei 14 giorni, dovessero manifestarsi rapidamente quei sintomi che rimandano all’infezione da coronavirus (febbre alta, tosse, mal di gola, respiro corto), occorrerà rivolgersi all’epidemiologo di turno che provvederà ad organizzare il trattamento profilattico e terapeutico previsto.

Tutte le persone che sono entrate in contatto con chi è stato sottoposto allo speciale regime sanitario sopra descritto (familiariamici ecc.) potranno muoversi senza alcuna limitazione (potranno andare a scuola, a lavoro ecc.)  

2. Nei confronti di chi viene in Croazia per turismo o per lavoro per un breve periodo, non potendo essere sottoposti alla misura dell’auto-isolamento, non sarà prevista alcuna limitazione riguardante la loro libertà di movimento, almeno fintanto che non si manifesteranno i primi sintomi della malattia. Se l’ispettore sanitario di confine disporrà in questo senso, essi dovranno informare ogni giorno del proprio stato di salute lo specialista epidemiologo di turno e, al manifestarsi dei primi sintomi a carico dell’apparato respiratorio, saranno obbligati a restare nell’alloggio in cui si trovano, evitando il contatto con altre persone (compagni di viaggio, colleghi), e dovranno rivolgersi all’epidemiologo di turno che provvederà ad organizzare il trattamento profilattico e terapeutico previsto.  

3. Fino a nuovo avviso, si sconsiglia di viaggiare nei territori a rischio (in Cina, Corea del Sud, Italia nelle regioni Lombardia e Veneto).  

Le misure di cui sopra saranno continuamente aggiornate di pari passo con i progressi scientifici relativi alla trasmissione e alle possibilità di cura del nuovo coronavirus (COVID-19). Ogni informazione sarà resa disponibile sul sito ufficiale dell’Istituto di salute pubblica della Regione Istria.  

L’Unità di crisi della Regione Istria vigilerà attivamente sulla situazione e adotterà ogni misura al fine di prevenire e scoprire precocemente eventuali casi d’infezione, il tutto in stretto coordinamento e secondo le raccomandazioni delle istituzioni competenti, in primis dell’Unità di crisi del Ministero della Salute della Repubblica di Croazia. Va anche detto che tutti i servizi coinvolti sono costantemente in contatto tra loro, sono ben organizzati e coordinati e sono in possesso delle competenze e delle professionalità necessarie per fare fronte ad un’eventuale epidemia da coronavirus.

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