La trasmissione “L’Eredità” rettifica la sua definizione di “Istria serbo-croata”

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Riceviamo e pubblichiamo dal Presidente Nazionale ANVGD – Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, Renzo Codarin

Trieste, 4 aprile 2020

La trasmissione “L’Eredità” rettifica la sua definizione di “Istria serbo-croata”

Lettera inviata alla redazione della trasmissione Rai “L’eredità” il 24 marzo 2020 dall’ufficio stampa dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia analogamente a quanto fatto da suoi dirigenti, altre associazioni di esuli istriani, fiumani e dalmati ed esuli stessi.

Spettabile Redazione,

nella puntata del programma “L’eredità” andata in onda il 22 marzo 2020, è stata posta la seguente domanda nella parte finale (Il duello): “Quale penisola serbo-croata è stata annessa dall’Italia dopo la Prima guerra mondiale?”. La risposta data come corretta è stata “Istria”.

L’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, la più antica e rappresentativa tra le associazioni dei 350.000 esuli istriani, fiumani e dalmati costretti all’esilio dopo aver subito il martirio delle foibe e l’annessione alla Jugoslavia del dittatore comunista Josip Broz “Tito” delle terre dell’Adriatico orientale in cui vivevano radicati da secoli, vi segnala che l’Istria non era una penisola “serbo-croata”, bensì italiana.

Non solo considerazioni di carattere geografico ed orografico affermano l’appartenenza dell’Istria alla regione italica, ma anche lingua, cultura e tradizioni di questa provincia, così come di Trieste, Gorizia, Fiume e Zara, attestavano la presenza di una comunità italiana autoctona, ma rimasta sotto il dominio dell’Impero Austro-Ungarico al termine del Risorgimento italiano, essendo stata annessa al Regno d’Italia solamente dopo la Prima guerra mondiale, che per tanti patrioti istriani, fiumani e dalmati fu combattuta come una Quarta guerra d’indipendenza.

Chiediamo cortesemente che venga fatta una rettifica nella prossima puntata del programma “L’Eredità”, per rispetto dei soldati italiani e dei volontari istriani che persero la vita onorando il Tricolore italiano nella Prima guerra mondiale, nonché nello spirito della Legge istitutiva del Giorno del Ricordo (L. 92 del 30/03/2004), grazie alla quale ogni 10 febbraio si ricordano le atrocità titine, le migliaia di civili e militari morti nelle foibe e nei campi di concentramento jugoslavi e l’esodo degli istriani in tutto il mondo.

Ringraziando anticipatamente per l’attenzione che vorrete dedicarci, inviamo distinti saluti,

Lorenzo Salimbeni

Responsabile comunicazione Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia
via Milano, 22 – 34122 Trieste – info@anvgd.it

Segue l’adeguata e apprezzata risposta della redazione de “L’Eredità” pervenuta il 3 aprile 2020:

Gentile Sig. Salimbeni,

rispondiamo volentieri alla sua mail. Noi siamo sempre molto attenti, ma per quanto riguarda il dato storico lei ha ovviamente ragione: la formulazione della domanda era errata.

Desideriamo però anche spiegare il motivo dell’errore: la nostra domanda si riferiva all’attuale amministrazione politica croata dell’Istria (anche se una piccola parte, come i comuni di Muggia e di San Dorligo della Valle, appartiene politicamente all’Italia e un’altra piccola parte alla Slovenia), ma purtroppo, per un errore che ci è sfuggito e di cui ci scusiamo, abbiamo scritto invece “serbo-croata”.

Ma non era assolutamente nostra intenzione né sminuire la realtà storica né tantomeno mancare di rispetto a tutti coloro che, nel passato come nel presente, hanno difeso e sostenuto il Tricolore italiano. Soprattutto in questo momento difficile per il nostro Paese e per tutti coloro che, per lingua, tradizioni e cultura – come giustamente lei ci ricorda – al nostro Paese sono legati da un profondo rapporto di appartenenza.

Per questo motivo la preghiamo, in quanto Responsabile dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, di estendere le nostre scuse a tutti i membri dell’Associazione stessa.

Purtroppo, proprio a causa della terribile pandemia in corso, le registrazioni della nostra trasmissione sono interrotte, il che rende impossibile per il momento provvedere alla rettifica richiesta da lei e da altri membri dell’Associazione.

Ringraziandola ancora per la sua segnalazione, della quale terremo certamente conto in futuro, rivolgiamo a lei e a tutti i membri dell’Associazione i nostri più cordiali saluti

Redazione “L’Eredità”

Banijay Italia S.p.A

La trasmissione “L’Eredità” rettifica la sua definizione di “Istria serbo-croata”ultima modifica: 2020-04-05T01:54:25+02:00da alessandro54
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