La visita di Mattarella e Pahor: un segnale di speranza

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Pd Trieste. La visita di Mattarella e Pahor: un segnale di speranza

articolo: https://lavoce.hr/esuli-e-rimasti-la-voce-del-popolo/pd-trieste-la-visita-di-mattarella-e-pahor-un-segnale-di-speranza

“Il Pd di Trieste guarda con fiducia e speranza alla visita dei Presidenti Sergio Mattarella e Borut Pahor, auspicando che da lì in poi il rapporto della città e dei suoi abitanti con tutta la sua complessa storia e le memorie che ne derivano risulterà più sciolto e sereno”. Lo ha affermato in una nota la segretaria del Pd provinciale di Trieste Laura Famulari, rendendo noto quanto emerso dalla riunione della Direzione del partito. “La restituzione del Narodni dom nel centenario dell’incendio che rappresenta l’inizio del periodo più buio della storia triestina – ha indicato Laura Famulari – è un tassello importante di un percorso iniziato con le leggi di tutela, proseguito con il concerto dei tre Presidenti e ora alla prova di una svolta definitiva”. “Il Pd di Trieste ha lavorato e continuerà a lavorare, affinché – ha spiegato la segretaria dem – la città prosegua nel suo percorso di accettazione e comprensione di tutto il suo complesso passato, nei suoi diversi aspetti e nelle sue diverse memorie. E perché – ha aggiunto Laura Famulari – una volta conclusisi i passaggi formali, il Narodni dom di domani rappresenti, per la comunità slovena, per tutte le comunità triestine e per la città nel suo complesso un luogo di incontro di lingue e culture e, nello spirito con cui la legge di tutela venne approvata, un motivo di orgoglio per tutti”.
Seggio sloveno a Roma
Intanto la senatrice del Pd Tatjana Rojc, esponente della comunità slovena, ha inviato una lettera al ministro degli Esteri Luigi Di Maio per sollecitare lo scioglimento del nodo della rappresentanza della minoranza nel Parlamento di Roma
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Istria. Un nuovo caso: arriva dalla Svezia

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Istria. Un nuovo caso: arriva dalla Svezia

articolo: https://lavoce.hr/attualita/istria-un-nuovo-caso-arriva-dalla-svezia

Arriva dalla Svezia il nuovo caso di coronavirus registrato in Istria. Lo ha comunicato l’Unità di crisi della protezione civile regionale, precisando che il tampone effettuato ieri, mercoledì 24 giugno, ha dato esito positivo. “Tutte le persone che sono venute a contatto con questa persona sono state rintracciate e messe in isolamento”, si legge nella nota. Inoltre, il contagiato si trova in autoisolamento in una casa vacanze (non è stata resa nota la località, ndr) e in collaborazione con l’Istituto nazionale per la salute pubblica (Hzjz) si sta organizzando il su rientro in patria, allo stesso modo com’è successo per il cittadino serbo che si trovava in vacanza a Visinada e che è ha contratto il Covid-19.   continua a leggere

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Sacco e Bradanini a Rovigno e Umago

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articolo completo: https://lavoce.hr/uncategorized/sacco-e-bradanini-a-rovigno-e-umago

Doppio impegno lunedì pomeriggio a Umago... continua a leggere

Foto i gruppo davanti al Centro di ricerche storiche di Rovigno

La tappa a Rovigno
L’Ambasciatore d’Italia in Croazia, Pierfrancesco Sacco, accompagnato dal Console generale a Fiume, Davide Bradanini, ha fatto visita alla Comunità degli Italiani di Rovigno e al Centro di ricerche storiche ed è stato ricevuto dal sindaco Marko Paliaga. All’incontro nella sede del sodalizio la presidente della Comunità, Roberta Ugrin, ha illustrato le molteplici attività svolte dalla CI volte alla salvaguardia della lingua e della cultura italiane, nonché delle tradizioni rovignesi, senza scordare le attività sportive e dei giovani, quelle benefiche, le attività legate all’informazione come la trasmissione radio “Quattro ciacole in famia” in collaborazione con la radio locale, le attività di carattere sociale e amministrativo a favore di tutti i connazionali, concerti, spettacoli, mostre, conferenze, “Italian Film Festival” che viene organizzato nel mese di agosto e tante altre iniziative ancora. Roberta Ugrin ha fatto presente che la Comunità in passato ha ospitato anche personaggi di spicco come per esempio Margherita Hack che è stata ospite per ben due volte.

Inoltre ha fatto anche una descrizione delle altre istituzioni italiane quali l’asilo “Naridola”, la scuola elementare “Bernardo Benussi” e la scuola media superiore.
Nel suo discorso l’Ambasciatore Pierfrancesco Sacco ha ringraziato la Comunità per il lavoro svolto finora e ha sottolineato l’importanza che la minoranza italiana riveste in Croazia per il contributo che offre al multiculturalismo e al multilinguismo del Paese, mentre il Console generale Davide Bradanini ha sottolineato la valenza della Comunità Nazionale Italiana nei rapporti tra l’Italia e la Croazia e ha elogiato tutte le Comunità in cui è stato finora per l’amore e l’orgoglio per la propria identità e le proprie tradizioni.
Ad accogliere l’Ambasciatore in sala c’erano anche i vicepresidenti della Comunità degli Italiani di Rovigno Paolo Paliaga e Patrizia Malusà Morožin, il presidente del Comitato esecutivo del sodalizio, David Modrušan, la direttrice della locale SEI, Tiziana Zovich Stanić, la preside della SMSI, Ines Venier, il presidente del Consiglio della Minoranza Nazionale Italiana autoctona della Regione istriana Gianclaudio Pellizzer, i consiglieri Esmeralda Kresina e Silvio Brunelli, il segretario amministrativo della Comunità Stefano Devescovi. Presenti anche il presidente dell’Unione Italiana Maurizio Tremul, l’assessore ff per la CNI e gli altri gruppi etnici della Regione istriana Tea Batel e l’assistente del Console generale Ileana Jančić.
Roberta Ugrin ha inoltre salutato l’Ambasciatore e il Console generale anche da parte della direttrice dell’asilo “Naridola” Suzana Godena e della presidente del Consiglio della minoranza nazionale italiana della Città di Rovigno Gianfranca Šuran che non hanno potuto essere presenti.
Terminata la visita alla Comunità, l’Ambasciatore e il Console generale hanno incontrato il sindaco Marko Paliaga nel Municipio e poi hanno visitato il Centro di ricerche storiche dove sono stati accolti dal direttore Raul Marsetič che ha fatto una breve presentazione del CRS e delle attività svolte e ha parlato della sua storia da quando è stato fondato fino ad oggi. In sala erano presenti anche il presidente dell’Unione Italiana Maurizio Tremul, il presidente della Giunta esecutiva dell’UI, Marin Corva, l’esponente regionale Valerio Drandić e l’assistente del Console generale Ileana Jančić.

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Istria. Case di riposo in lockdown

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articolo: https://lavoce.hr/attualita/istria-case-di-riposo-in-lockdown

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La Cas di riposo Domenico Pergolis di Rovigno

Cinquanta tamponi, tutti negativi, nelle ultime ventiquattr’ore in penisola. Considerata l’attuale situazione epidemiologica riscontrata in alcune aree della Croazia e nei Paesi vicini – che potrebbero avere ricadute sgradevoli sulla situazione in penisola – il Comando regionale della Protezione civile ha deciso di vietare le visite nelle Case dell’anziano, così come ha deciso di vietare agli assistiti la possibilità di uscire dalle strutture. Ha inciso sulla decisione pure il fatto della crescente presenza di turisti provenienti dai Paesi dell’Ue e non, in particolar modo da quelli in cui la situazione epidemiologica è seria. Ed è appunto da questo versante che negli ultimi giorni sono stati registrati alcuni casi importati di Covid-19 in penisola (4 casi attivi a Pola, due coppie residenti rientrati da viaggi in Bosnia ed Erzegovina e un turista proveniente dalla Serbia. Quest’ultimo è stato fatto rientrare a casa, in accordo con il Paese di provenienza).
Intanto, nel pomeriggio di oggi 24 giugno, è giunta dal Comando regionale della Protezione civile una smentita, indirizzata alla task force nazionale: nel corso della conferenza stampa delle 14 a Zagabria, la dott. prim. mr. Maja Grba-Bujević avrebbe fornito un dato stando al quale in Istria ci sarebbero due nuovi casi. Grazie al cielo, così non è. Si tratta della coppia di Pola risultata contagiata lunedì sera.
Anche nei centri commerciali istriani l’obbligo della mascherina – Sempre la settimana scorsa si era deciso un incontro con i rappresentanti dei centri commerciali, in primo luogo perché insoddisfatti di quanto stava succedendo: niente mascherine, troppa gente nello stesso posto nello stesso momento… insomma, potenziali pericoli. L’incontro si è svolto nel primo pomeriggio di ieri e vi hanno preso parte i rappresentanti dei centri commerciali, il ff di presidente della Regione istriana, Fabrizio Radin, il sindaco polese Boris Miletić, il capo del Comando regionale della Protezione civile, Dino Kozlevac, il direttore dell’Istituto regionale di igiene pubblica, dr. Aleksandar Stojanović. Ai rappresentanti dei centri commerciali è stata ricordata la misura  dell’11 giugno e atta a contenere il contagio da Covid-19 nel settore commerciale.
Bisogna disinfettare gli spazi e le mani, in modo particolare all’entrata dei centri, il personale deve indossare la mascherina ed è necessario limitare il numero di acquirenti presenti nei vani (15 persone su 100 metri quadrati). La novità è che da ora devono indossare la mascherina pure gli acquirenti.
Mercati ortofrutticoli e negozi al coperto entro i mercati: bisogna disporre gli stand a debita distanza, i venditori devono indossare la mascherina e tra questi e gli acquirenti bisogna disporre una barriera fisica. Per gli acquirenti all’aperto l’uso della mascherina non è obbligatorio, ma sarebbe buona cosa farlo. Negli spazi aperti dei mercati non ci possono essere nello stesso momento più di 20 acquirenti su 100 metri quadrati, negli spazi chiusi il numero scende a 15. I clienti negli spazi chiusi devono indossare la mascherina.
E non si entra nei mezzi del trasporto pubblico senza indossare la mascherina. Del resto, la misura è stata disposta pure dal Comando nazionale.

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Il Covid entra in due ospedali di Zagabria: 21 contagi

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articolo: https://lavoce.hr/attualita/il-covid-entra-in-due-ospedali-di-zagabria-21-contagi?fbclid=IwAR2C5o3McXjVXb9pyJDc5ZYXF9SJFsfYF9pUw2cMfkf-xuzCO5RiLfE7N-Y

Cinque membri del personale sanitario e 16 pazienti di due ospedali di Zagabria sono risultati oggi, mercoledì 24 giugno, positivi al coronavirus. La situazione peggiore si registra nell’Ospedale psichiatrico Sveti Ivan, dove sono 20 i casi, mentre al Centro clinico ospedaliero “Sestre milosrdnice” il contagio riguarda una dottoressa impegnata nel reparto di oncologia e di medicina nucleare. Come riferisce la Tv nazionale, il reparto è stato chiuso e gli spazi disinfettati. Allo Sveti Ivan 34 persone che lavorano nel reparto per le cure palliative sono state messe in autoisolamento, assieme alle 4 infermiere infettate.
All Cco “Sestre milosrdnice” il Covid è stato contratto da una dottoressa della Slavonia che stava svolgendo un periodo di specializzazione. La donna è stata lunedì scorso al lavoro, poi è rimasta a casa. La notizia è stata confermata da Zvonimir Šostar, direttore dell’Istituto per la salute pubblica “Dr. Andrija Štampar”, il quale ha precisato che sono stati messi in isolamento un paziente che la specializzante aveva visitato e 19 tra medici e infermiere della struttura. A detta Šostar, in base ai dati delle 18.30 si attendevano ancora i risultati di 50 tamponi. Tutto sommato oggi nella sola capitale sono stati registrati 24 casi di Covid-19.

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