Grotta Jazovka, riesumati i resti di 814 vittime dei partigiani

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Sošice: Komemoracija pokraj jame Jazovke za žrtve koje su ubili partizani 22.06.2018., Sosice - Spomen-pohod i komemoracija pokraj jame Jazovke na Zumberku za vojnike i civile koje su partizani ubili tijekom Drugog svjetskog rata i nakon njega te ih bacili u jamu. Photo: Zarko Basic/PIXSELL

In questi giorni dalla grotta Jazovka sono stati estratti i resti di 814 vittime di omicidi di massa durante e dopo la fine della Seconda guerra mondiale.  “L’identificazione visto il periodo trascorso sarà impossibile date le condizioni dei resti”, ha dichiarato Tomo Medved, Ministro dei Difensori. La procedura di esumazione si è rivelata estremamente difficile perché il passaggio della grotta è molto stretto, ma i team speleologici impegnati hanno fatto un lavoro eccellente. I resti ritrovati nella grotta Jazovka, non lontano da Sošice, nel comune di Žumberak (ai confini con la Slovenia), apparterrebbero a ustascia e domobrani,  ma anche a personale medico e suore degli ospedali di Zagabria trasportati a forza e gettati nella grotta dai partigiani.

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Esuli: «Passi avanti, ma i problemi restano»

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L’ANVGD sollecita al risarcimento morale ed economico degli esuli

L’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia (ANVGD) considera un passo avanti verso la pacificazione tra due comunità nazionali la cerimonia che si è svolta lunedì mattina al Monumento nazionale della Foiba di Basovizza. Alla presenza di una rappresentanza degli esuli “i Presidenti italiano e sloveno, Sergio Mattarella e Borut Pahor, hanno deposto una corona nel luogo che per la comunità degli esuli istriani, fiumani e dalmati è il simbolo dei lutti e delle violenze patiti ad opera dei partigiani jugoslavi di Tito, soprattutto a guerra finita, nelle terre che furono poi costretti ad abbandonare”, si legge in una nota diffusa dall’ANVGD e firmata dal presidente Renzo Codarin sulla “storica visita di Borut Pahor, il primo Presidente di uno Stato successore della Jugoslavia a recarsi alla Foiba di Basovizza: ora – prosegue la nota – ci attendiamo che la Slovenia consenta la ricognizione e l’adeguata conservazione delle foibe che si trovano nel suo territorio”.
“Successivamente ci sono stati altri eventi cui hanno preso parte i due capi di Stato, ai quali non abbiamo inteso partecipare”, precisano dall’ANVGD, e aggiungono: “Siamo invece stati presenti all’incontro organizzato dal Presidente della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, con il Presidente della Repubblica, il quale ha dimostrato di essere a conoscenza dei problemi degli esuli ancora irrisolti dopo 70 anni”.
Al Presidente Sergio Mattarella hanno chiesto “che inviti il Presidente della Croazia a svolgere un’analoga visita alla Foiba di Basovizza e che vengano costituite due nuove commissioni storiche bilaterali italo-slovena (onde aggiornare i risultati di quella che ha lavorato nel 1993-2000 giungendo a conclusioni che non tutti hanno condiviso) e italo-croata, che lavorino senza pregiudiziali ideologiche, bensì nello spirito della comune appartenenza all’Unione europea”.
L’attenta presenza all’incontro dei ministri degli Interni, Luciana Lamorgese, dell’Università e della Ricerca, Gaetano Manfredi, e degli Affari esteri, Luigi Di Maio, – scrive ancora l’ANVGD – ci fa ben sperare per un’imminente convocazione del Tavolo di coordinamento Esuli-Governo presso la Segreteria della Presidenza del Consiglio”. “Auspichiamo – prosegue la nota – che vengano finalmente costituiti gruppi di lavoro specifici che risolvano questioni come il debito di Slovenia e Croazia ereditato dalla Jugoslavia per risarcire i beni abbandonati, l’indennizzo da parte dello Stato italiano dei beni degli esuli usati per pagare le riparazioni di guerra alla Jugoslavia e l’apposizione della Medaglia d’oro al gonfalone di Zara”. L’odierno riconoscimento tra Italia e Slovenia delle reciproche sofferenze maturate nel Novecento non è un punto di arrivo, bensì solo un passaggio intermedio verso il completo risarcimento economico e morale di quanto patito dagli italiani dell’Adriatico orientale.

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Vienna. Vacanze in Croazia? Nessun problema

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Ragusa (Dubrovnik) ha subito un pesante calo degli arrivi turistici, a causa soprattutto dell’assenza delle navi da crociera

25 luglio 2020 – L’Olanda non desiste, ma Germania, Slovenia e Austria non hanno dubbi: le vacanze in Croazia sono sicure dal punto di vista epidemiologico. L’ultimo disco verde in questo senso è arrivato oggi, sabato 25 luglio, da Vienna. Gli austriaci, così, al loro rientro in patria non dovranno mettersi in isolamento per due settimane. Una decisione che ha fatto contenti gli operatori croati del settore. “Ottime notizie per il turismo croato, poiché lAustria è da sempre nella top ten dei Paesi da cui proviene il maggior numero di vacanzieri”. Lo ha dichiarato Kristjan Staničić, direttore dell’Ente turistico nazionale.
Vienna ha oggi diramato la lista dei Paesi a rischio, nella quale si trovano 32 Paesi, tra cui Bosnia ed Erzegovina, Kosovo, Montenegro, Macedonia del Nord, Romania, Bulgaria, Serbia…

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Rovigno. Atti osceni di italiano travestito da Gesù: arrestato

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Rovigno, 19 luglio 2020 – Festeggia l’addio al celibato travestendosi da Gesù, ma in preda ai fumi dell’alcol esce in strada e mostra le parti intime a una donna che stava passeggiando con il proprio figlio minorenne. Ê successo a Rovigno, nella centralissima piazza Sant’Eufemia, e il protagonista è un 43.enne cittadino italiano. Il futuro sposo è arrivato nella città istriana assieme a una decina di amici che si sono travestiti da centurioni romani. Poi, come spesso accade in questi casi, la festa è degenerata e l’uomo si è lasciato andare a gesti indecenti. La donna ha subito chiamato la polizia che ha denunciato ‘Gesù’ per atti osceni in luogo pubblico. Al festeggiato, inoltre, sono stati misurati 1,71 g/l di alcol nel sangue.

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Bomba d’acqua su Zagabria

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articolo: https://lavoce.hr/attualita/bomba-dacqua-su-zagabria-foto-e-video?fbclid=IwAR1vDHxY2Hcs_7IIoE7riQh5NP7pUGsnhinggo9eRjRoytXxGKUdrBXhYB0

25 luglio 2020 – Bomba d’acqua su Zagabria. Venerdì sera e per tutta la notte la capitale croata è stata colpita da una pioggia battente. Scene simili a quelle viste il giorno primo a Milano. Allagamenti ovunque, inagibili diversi sottopassi: in uno di questi un uomo è rimasto intrappolato con la sua auto, ma fortunatamente è riuscito ad uscire e a salvarsi. Centinaia le richieste d’intervento ricevute dai Vigili del fuoco. Traffico in tilt, con i tram fermi a causa degli allagamenti nella centralissima Ilica e in altre zone del centro. Anche una vittima: un vigile del fuoco è stato colto da malore durante un intervento in una cantina di un edificio nel centro della capitale. Gravi danni anche alla Clinica pediatrica di via Klaić, dove gli allagamenti hanno creato grossi problemi.

Zagabria- Clinica pediatrica allagata

Il centro commerciale Importanne allagato

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