I Presidenti di Croazia e Slovenia nella ricorrenza della liberazione degli internati nel campo di concentramento allestito durante la Seconda guerra mondiale dai fascisti sull’isola di Arbe
Autore: Krsto Babić – 06 Settembre 2020
I Presidenti croato e sloveno, rispettivamente Zoran Milanović e Borut Pahor, hanno partecipato insieme alla commemorazione organizzata a Campore (Kampor), nella ricorrenza della liberazione degli ultimi internati nel campo di prigionia allestito durante la Seconda guerra mondiale dai fascisti sull’isola di Arbe (Rab). Nel corso della storica cerimonia di sabato scorso i due Capi di Stato hanno stigmatizzato “la banalità del male”.
Bortu Pahor e Zoran Milanović ad Arbe
Il Presidente croato ha definito banale il male compiuto a Campore (Kampor), spiegando che gli italiani posti a guardia del campo erano in parte, a loro volta persone semplici, sotto i cui occhi morivano persone altrettanto normali, i prigionieri croati e sloveni. Milanović ha puntualizzato di essere convinto, in virtù della consapevolezza della società contemporanea e dell’odierna Italia, che il campo di Campore (Kampor) non possa ripetersi. “Tuttavia – ha rilevato – questo campo deve ricordarci della capacità delle persone di trasformarsi da esseri umani in esseri disumani, a prescindere dall’appartenenza nazionale”. Nel corso del suo intervento Zoran Milanović ha affermato che nel campo di Campore furono internati, subendo la medesima sorte, croati, sloveni ed ebrei prelevati nelle aree controllate sia dal regime fascista italiano sia da quello ustascia.
Stando all/agenzia di stampa Hina, il campo di Campore (Kampor) fu inaugurato nel luglio del 1942. Nell’arco di 14 mesi in esso furono internati circa 15mila croati, sloveni ed ebrei, di cui 1.200 minorenni. A causa della fame e della condizioni disumane alle quali erano costretti, si afferma nel dispaccio, 4.500 prigionieri rinchiusi a Campore persero la vita. Finora è stato possibile risalire all’identità di 1.490 vittime. Dopo aver posato una corona di fiori ai piedi al cimitero memoriale delle vittime del campo Milanović e Pahor hanno assistito all’inaugurazione delle mostre “Gli ultimi testimoni” e “Le stoffe della resistenza: voci femminili” allestite negli spazi della Biblioteca civica di Arbe.
Campo di prigionia Kampor. Milanović e Pahor: «Non dimenticare»ultima modifica: 2020-09-08T10:06:58+02:00da
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