La Slovenia toglie dalla lista rossa Istria, Quarnero e Dalmazia

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Slovenia. Balzo dei contagi alla vigilia del lockdown

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Slovenia. Verso la fascia arancione

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 Drastico calo dei contagi giornalieri rispetto a una settimana fa. È quanto si registra in Slovenia dove nelle ultime 24 ore sono stati confermati 498 nuovi infetti da coronavirus a fronte di 5.364 test eseguiti. Stando ai dati diffusi dall’Istituto nazionale di salute pubblica, la media quotidiana di contagi negli ultimi sette giorni è di 1.018, il che significa che la Slovenia si sta avvicinando alla cosiddetta fascia arancione, ovvero sotto quota mille, parametro in pratica già raggiunto per quanto riguarda i ricoveri.

Complessivamente 3.623 decessi
Infatti sono 931 i pazienti che necessitano di cure ospedaliere. Purtroppo si contano altri 11 morti a causa del Covid. Il numero complessivo dei decessi ammonta così a 3.623.
Qualora la Slovenia dovesse entrare nella fascia arancione, allora verrà revocato il divieto di abbandono del proprio Comune di residenza, tutti gli alunni faranno rientro a scuola, prenderanno il via le lezioni per gli allievi delle classi conclusive delle scuole medie e gli studenti accederanno agli esami in presenza. E inoltre a feste o raduni familiari potranno partecipare dieci e non più solo sei persone.
Riaperte numerose rivendite
Da aggiungere ancora che il governo presieduto da Janez Janša ha anticipato la riapertura, annunciata in un primo momento per la settimana prossima, di gran parte di esercizi commerciali e servizi. Nuovamente aperte rivendite con superficie fino a 400 metri quadrati e officine, agenzie immobiliari, centri estetici e altri saloni. Saranno a disposizione degli appassionati di sport invernali pure i centri sciistici, ma soltanto per i residenti all’interno della regione statistica in cui si trovano le piste da sci.
Chi vorrà fare uso degli impianti di risalita dovrà essere in possesso di un test per il Covid negativo ed eseguito in Slovenia nelle passate 24 ore. Il tampone è obbligatorio solamente per gli adulti.

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Regione litoraneo-montana: 67 guariti e 54 nuovi infetti

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Croazia. Ritardi Pfizer: il piano vaccinale va ripensato

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Covid in Croazia: numeri soddisfacenti

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Ue, Croazia contraria al «Covid passport»

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Platak, dopo l’assalto arrivano le prime limitazioni

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prime limitazioni

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Il vaccino non offre protezione immediata: ecco perché

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Da oggi tutta l’Italia in zona rossa nei festivi e prefestivi

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Tutta l’Italia cambia colore. Da oggi per l’intero territorio nazionale valgono le regole previste per la zona rossa, con restrizioni più stringenti in vista del Natale. E con il cambio di colore cambiano anche le regole da rispettare. Nei giorni festivi e prefestivi – quindi 24, 25, 26, 27 e 31 dicembre e 1, 2, 3, 5 e 6 gennaio – tutta l’Italia sarà zona rossa. Il che vuol dire che non ci si potrà spostare se non per motivi di lavoro, necessità e salute e sempre giustificandoli con l’autocertificazione. Il 28, 29 e 30 dicembre e il 4 gennaio verranno applicate su tutto il territorio nazionale le regole della zona arancione: saranno consentiti gli spostamenti all’interno del proprio comune e quelli per i cittadini che vivono in comuni con meno di 5mila abitanti (ma non oltre un raggio di 30 chilometri). Alle 22 scatta il coprifuoco.

Bar, ristoranti e negozi chiusi – Da oggi, con l’Italia in zona rossa, sono chiusi bar, ristoranti e tutte le attività di ristorazione: consentito solamente l’asporto fino alle 22 e la consegna a domicilio senza limiti orari. Chiusi i negozi, mentre restano aperti supermercati, edicole, farmacie e tabaccai. Chiusi anche i centri commerciali e i mercati. Consentito pure lo svolgimento delle funzioni religiose. Dal 28 dicembre, ma solo fino al 30, torneranno le regole della zona arancione, con negozi aperti e bar e ristoranti chiusi.

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