Alluvione in Slovenia, quadro meteo in miglioramento

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articolo: Alluvione in Slovenia, quadro meteo in miglioramento – RTV SLO

La situazione è in leggero miglioramento per quanto riguarda le precipitazioni, il grado di allerta da rosso è stato ridotto a livello giallo, ma resta il pericolo della piena dei fiumi.

 Il punto della situazione è stato fatto in mattinata dagli esperti dell’Agenzia dell’ambiente e della Protezione civile.

La situazione sul fronte precipitazioni sta migliorando, ha detto l’esperto meteo Brane Gregorčič dell’Agenzia per l’ambiente, il grado di allerta è stato declassato a livello giallo. Non si escludono però temporali sparsi nel pomeriggio di domani che non dovrebbero creare particolari criticità. Nelle ultime ore, ha detto, è stato registrato un livello più basso di precipitazioni, se ieri in 12 ore sono caduti dai 30 ai 90 litri di pioggia per metro quadrato, nelle ultime 12 ore la quantità è stata tra i 20 ai 50 litri. Per la giornata e la nottata si prevede un ulteriore miglioramento, dai 5 ai 15 litri per metro quadrato, ha aggiunto Gregoričič.

A destare preoccupazione sono soprattutto i livelli dei fiumi ha spiegato l’idrologo dell’Arso Janez Polajnar che avverte che nelle prossime ore i rischi maggiori si verificheranno all’altezza della congiunzione tra i fiumi Krka e Sava. Molti fiumi restano esondati, le ultime precipitazioni hanno fatto innalzare il livello dei corsi d’acqua minori della Slovenia centrale, settentrionale e occidentale ma la situazione è sotto controllo, ha assicurato. Il livello della Savinja non sale più, la portata del fiume Drava è stabile, la Mura è negli argini.

Il capo della protezionE civile Srečko Šestan ha rivolto un appello alla prudenza a non intralciare il lavoro delle squadre di soccorso e di intervento, dei vigili del fuoco e di seguire le indicazioni sul campo. Molte località sono completamente isolate, si sta lavorando per raggiungerle in sicurezza e portare alla popolazione lo stretto necessario come beni di prima necessità. Appena la situazione lo permetterà, ha aggiunto Šestan verrà fatta una valutazione della sicurezza delle infrastrutture, ponti e strade ora sommersi dall’acqua. (ld)

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Foto: Arso

Maltempo: tre vittime in Slovenia

articolo: Maltempo: tre vittime in Slovenia – RTV SLO

Numerosi i corsi d’acqua nelle regioni settentrionali del Paese che, secondo le prime stime, oggi hanno raggiunto i valori più alti mai registrati. Lo riferisce l’Agenzia per l’Ambiente, Arso.
Sono in tutto tre le vittime del maltempo in Slovenia: nella zona di Kamnik è morta una donna, cittadina slovena, in montagna, nell’area di Kranj, sono invece deceduti due olandesi. Lo ha fatto sapere la Direzione generale della polizia.
Nell’Alta Carniola, colpita da vaste inondazioni, l’intensità delle precipitazioni è diminuita, la situazione comunque resta grave in alcune zone, tra cui quelle di Škofja Loka, Gorenja vas, Poljane e Tržič. Le evacuazioni sono state concluse, al momento si sta cercando di ripristinare i collegamenti stradali e di pompare l’acqua fuori dagli edifici allagati, permane però il pericolo di nuove precipitazioni.
In generale nelle regioni occidentali della Slovenia la situazione idrologica inizia a migliorare, alcuni fiumi stanno comunque ancora esondando.

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Diversi corsi d’acqua continuando ad esondare, finora il bilancio delle vittime resta fermo a tre. – Škofja Loka Foto: Peter Malovrh

Intanto a Mengeš, non lontano da Lubiana, i vigili del fuoco hanno evacuato 22 bambini da un asilo nido allagato. Per lo straripamento del fiume Savinja, a Celje sono state evacuate circa 4.000 persone, allagate alcune zone della città, chiusi tutti i ponti. A Litija hanno suonato le sirene per via di possibili allagamenti del fiume Sava.
La situazione maltempo rimane catastrofica a Kamnik, dove vigili del fuoco e esercito stanno ancora cercando di raggiungere alcune case isolate, ha detto il sindaco, Matej Slapar. Situazione di emergenza anche a Komenda, dove i pompieri non sono riusciti ancora nemmeno a iniziare a pompare l’acqua fuori dagli edifici. Distrutti entrambi gli acquedotti ed un ponte, ha fatto sapere il Comune.
A Velenje evacuato il campeggio del festival Metal Days, numerose le persone che hanno cercato riparo nei vicini alberghi e nel palazzetto cittadino, dove dei volontari stanno distribuendo vestiti, asciugamani e pasti gratuiti.
Anche la Caritas slovena e diverse altre organizzazioni umanitarie stanno raccogliendo fondi per le persone colpite dal maltempo nel Paese. È possibile donare 5 o 10 euro anche mandando un SMS al numero 1919 con la scritta KARITAS5 o KARITAS10. Un’iniziativa sostenuta dai vescovi sloveni che esprimono vicinanza ai cittadini colpiti dalle intemperie assieme a tutti i membri del mondo ecclesiastico.
In numerose località della Slovenia l’acqua non è potabile, viene inoltre segnalata la mancanza di acqua in bottiglia. Il rifornimento è ostacolato per via dei disagi al traffico causati dalle intemperie. Per le forti piogge e le inondazioni numerose strade nel Paese sono infatti rimaste chiuse, su diverse altre il traffico è ostacolato. Disagi si segnalano quindi anche nel trasporto pubblico, secondo quando riferito dal Ministero per l’Ambiente, il clima e l’energia. Chiuse diverse linee ferroviarie, in alcune zone non è possibile garantire un trasporto alternativo tramite autobus.

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Kamnik Foto: BoBo

La Protezione civile intanto spiega che le linee del numero di emergenza 112 sono completamente intasate a causa delle numerose domande legate ai danni causati dal maltempo. Invitato pertanto i cittadini a non chiamare 112 a meno che non ci sia una grave emergenza, ha detto il portavoce della Protezione civile.
Presso il Ministero della Difesa si è tenuto un incontro del premier, Robert Golob, con il personale della Protezione civile. In precedenza, Golob aveva sottolineato che la sicurezza dei residenti viene prima di ogni altra cosa e guida ogni valutazione per l’operato dell’esecutivo. Golob, rientrato dalle ferie per seguire da vicino la situazione, ha ringraziato la macchina dei soccorsi e il sistema di protezione in caso di calamità naturali, rivolgendo poi un invito ai cittadini a limitare gli spostamenti e a mantenere comportamenti responsabili.
Domani mattina alle 11 è convocata una riunione del Consiglio di sicurezza nazionale in composizione allargata, a cui prenderà parte anche la presidente della Repubbblica, Nataša Pirc Musar. Seguirà una riunione del Consiglio dei ministri.
Pirc Musar ha comunque già garantito che lo Stato sta prendendo “tutte le misure necessarie per proteggere le persone che sono possibili e realizzabili in questo momento”. Ha poi espresso compassione e sostegno per tutti coloro che hanno subito danni, e le condoglianze alle famiglie delle vittime. La presidente ha infine ringraziato tutti coloro che stanno prestando aiuto.
Il Ministero per gli Affari esteri ed europei ha fatto sapere che la Slovenia, tramite il consolato, ha chiesto alla Carinzia austriaca se l’ospedale di Klagenfurt, in caso di necessità, potesse ospitare i cittadini della Carinzia slovena. Il ministro, Tanja Fajon, ha parlato con l’omologo austriaco, Alexander Schallenberg, anche dello svuotamento dei bacini artificiali sul fiume Drava.

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Incendi in Croazia, fiamme a sud di Ragusa

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Incendi in Croazia, fiamme a sud di Ragusa

articolo: https://ilpiccolo.gelocal.it/speciale/il-piccolo-balcani/2023/07/26/news/incendio_ragusa_in_croazia-12966729/

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Photo: Grgo Jelavic/PIXSELL tratta da La voce del popolo

Gli incendi assediano tutto il Mediterraneo: nuovi roghi nell’isola spagnola di Gran Canaria

RAGUSA, 26 luglio 2023

Decine di vigili del fuoco sono stati impiegati contro un incendio scoppiato vicino alla storica città meridionale di Dubrovnik (Ragusa), in Croazia, con aerei anti-incendio inviati nell’area per contenere i roghi.

Secondo quanto riferito dalle autorità, l’incendio vicino a Dubrovnik (Ragusa) ha avuto come focolaio un’area a 12 chilometri dalla famosa città medievale, nel comune di Zupa Dubrovacka.

L’incendio è scoppiato nella tarda serata di lunedì. Circa 130 vigili del fuoco sono stati impiegati per contenere le fiamme alimentate martedì dal forte vento. I media locali hanno riferito che l’incendio ha anche innescato l’esplosione di mine antiuomo nell’area.

Gli incendi assediano tutto il Mediterraneo con un tragico bilancio di 40 morti negli ultimi giorni, di cui la maggior parte in Algeria (34). Nuovi incendi, dopo quelli registrati in Italia, in Grecia, in Turchia e in Tunisia, sono segnalati oltre che in Croazia anche nell’isola spagnola di Gran Canaria.
Un incendio in rapida espansione al centro dell’isola spagnola di Gran Canaria – riferisce infatti la Bbc – ha costretto le autorità ad evacuare diverse centinaia di abitanti del villaggio, chiudere tre strade e schierare gli elicotteri antincendio.

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Demolizione ex carcere, ex magazzino frigo Mirna

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Rovigno. Ex Mirna: da magazzini a complesso residenziale

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La Croazia nella morsa dell’inverno

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articolo:  https://lavoce.hr/attualita/la-croazia-nella-morsa-dellinverno-foto

La coltre nevosa a Zadvarje (Duare) nella Regione di Spalato e della Dalmazia. Photo: Matko Begovic/PIXSELL

La coltre nevosa a Zadvarje (Duare) nella Regione di Spalato e della Dalmazia. Photo: Matko Begovic/PIXSELL

Photo: Nel Pavletic/PIXSELL

Photo: Nel Pavletic/PIXSELL

La Croazia è stretta nella morsa gelida dell’inverno. In gran parte del Paese la neve e il vento impetuoso hanno paralizzato il traffico chiudendo completamente alla circolazione non poche viabili. Prima di mettervi in viaggio (e se non è proprio necessario mettersi al volante, meglio rimandare) consultate le pagine web dell’Automobile club croato (HAK). Precipitazioni nevose si sono avute pure in Dalmazia. Anche per oggi nel Quarnero allarme rosso a causa della bora ciclonica con raffiche fino a 130 chilometri orari.
I camion con rimorchio non possono transitare dall’entroterra in direzione della costa.
Domani, lunedì, sull’Adriatico settentrionale sono previste precipitazioni piovose ma non si escludono anche quelle nevose mentre nel resto della fascia costiera si prevedono pioggia e temporali. Seguirà un graduale rasserenamento. Soffierà la bora da moderata a forte. Temperature in leggero aumento.

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Croazia, boom di turisti, e negli hotel manca personale. Come in Italia, anzi, peggio

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Nel Paese al di là dell’Adriatico il mancato ritorno degli addetti di alberghi e ristoranti allontanati dal Covid aggrava una situazione già tutt’altro che rosea pre-pandemia. Mancano 10mila persone. E gli ospiti internazionali supereranno i livelli del 2019

 Il turismo ha ripreso a pieno regime anche in Croazia. Ma il Paese sull’estremità settentrionale dell'”altra” sponda dell’Adriatico vive – in forma particolarmente grave – lo stesso problema che affligge l’industria del “travel” in ogni angolo del pianeta: la mancanza di personale.

Secondo le stime ufficiali, nella terra famosa per la sua costa di fronte alla quale si trovano disseminateì oltre un migliaio tra isole e isolette, il “buco” ammonterebbe a 10mila persone. Il problema, che affligge molte delle grandi potenze del turismo europeo, Francia, Spagna, Grecia, e lo stesso Belpaese, assume connotazioni ancor più preoccupanti in Croazia, vuoi per la peculiare configurazione dell’economia locale, che in tempi non di crisi dipende dal turismo per il 20 per cento (in Italia la quota è del 12 per cento), vuoi perché a Zagabria quello della scarsa disponibilità di personale addetto in questo settore è strutturale e precede i tempi del Covid.

Un reportage dell’agenzia France Press a Rovigno, una delle mete costiere più apprezzate dell’Istria e non solo, dà la fotografia della situazione. Ristoratori e dirigenti della promozione turistica locale parlano di “clamoroso rimbalzo” del mercato, ma nel contempo di “situazione allarmante”  sul fronte forza lavoro.

Il Paese ha già ospitato, tra gennaio e maggio 2022, 3,8 milioni di turisti internazionali, in altre parole il triplo di quanti hanno varcato la frontiera nello stesso periodo del 2021. Il tutto prima del presumibile picco, che come in Italia si verifica tra luglio e agosto. “Il desiderio di viaggio è elevato, i turisti continueranno ad arrivare – spiega il direttore dell’associazione del turismo croato, Veljko Ostojic – che è convinto che il record assoluto di arrivi dall’estero, conseguito immancabilmente nel 2019 – 21 milioni, per un Paese di soli 3,8 milioni di abitanti – possa essere battuto, nonostante l’assenza dei russi, se il conflitto con l’Ucraina non dovesse subire ulteriori escalation.

Come detto, la mancanza di addetti del turismo ha in Croazia una matrice storica che precede di diversi anni la crisi da Covid. Da quando Zagabria è entrata nell’Unione Europea, oltre 250 mila croati hanno lasciato il Paese alla ricerca di miglior fortune e sari, in particolare in Germania, Austria e Irlanda. E con la pandemia è giocoforza arrivata la trasmigrazione degli addetti al turismo e al catering verso altri settori. Chi ha lasciato, ha spesso trovato migliori stipendi e orari di lavoro meno usuranti, e in molti casi non ha fatto il passo indietro

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Vacanze in Croazia, dove andare in luglio e agosto. Le isole

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articolo: https://www.repubblica.it/viaggi/2022/07/20/news/vacanze_in_croazia_dove_andare_a_luglio_e_agosto_isole-358484181/?ref=RHPF-VS-I270678255-P1-S4-T1

Il Paese adriatico è tra le mete estive preferite dagli italiani. Dal largo di Rovigno alle Elafiti, la sua costiera è costellata da oltre un migliaio di zolle di terra che meravigliano per bellezza, varietà e versatilità. Eccone una scelta

Ghiaia, sabbia, coste scoscese, pinete. C’è tutto il desiderabile nelle isole della Croazia. Nominarle tutte è praticamente impossibile, ce ne sono oltre un migliaio. Ce ne sono di ideali per la vacanza di chi  predilige il contatto con la natura e l’avventura, o per chi è in cerca di assoluto relax. Ricche di storia e tradizioni, comode da raggiungere dall’Italia in mare (o in traghetto a seconda del punto di partenza), sono una meta comoda e allo stesso tempo “remota”.

In Croazia, nei primi sei mesi del 2022, si sono registrati 5,7 milioni di arrivi e 24,7 milioni di pernottamenti, ovvero +120 % arrivi e +107 % pernottamenti rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Possiamo dire che la stagione turistica è al di sopra ogni aspettativa“, ha affermato Viviana Vukelic, direttrice dell’ufficio rappresentanza dell’Ente Nazionale Croato per il Turismo in Italia. I risultati attuali che stiamo ottenendo sono quasi al livello del 2019 e siamo estremamente soddisfatti del grande interesse per la Croazia come una delle destinazioni più richieste in Europa. Per i turisti italiani la Croazia è 4 destinazione europea. Dal 1 gennaio 2023 la Croazia grazie all’ingresso nell’euro e nell’area Schengen sarà una meta ancora più appetibile per i turisti stranieri”. 

Tra l’altro, una buona notizia per chi viaggia verso la Croazia in auto, moto o camper, diretto verso la propaggine sud. Dal 26 luglio, sarà finalmente transitabile l’atteso ponte di Sabbioncello-Peljesac, gioiello tecnologico che renderà più comodo e veloce l’approdo alla Croazia meridionale, Dubrovnik inclusa. Ecco una guida, con il supporto dell’ente del turismo croato.Rovigno (foto Igor Zirojevic)Rovigno (foto Igor Zirojevic)

Le isole di Rovigno – Rovinj-Rovigno è una delle destinazioni più romantiche della Croazia, immersa in un’atmosfera affascinante e poetica, resa unica dagli stretti vicoli in pietra, dalle piccole case colorate, dalle barche da pesca ormeggiate al porto, il tutto reso ancora più speciale dalla splendida vista sul mare aperto.  Tutta la costa intorno a Rovigno è una riserva naturale, insieme alle 22 isole che la circondano. Le più note e visitate in estate sono l’isola Rossa, la maggiore isola dell’arcipelago e la bellissima isola di Caterina, con la vista più bella sulla città.

L’isola Rossa è formata da due isole unite assieme artificialmente, l’isola di Sant’Andrea dove la natura è di casa tra macchia mediterranea, mare cristallino e spiagge rocciose, e l’Isola Maschino con moltissime spiagge top. Isole queste raggiungibili con i traghetti in una decina di minuti oppure in barca privata. Dove andare a cercare i belvedere, oppure angoli di intimità, lontano dalla folla e dai rumori.

Isola di Dugi OtokDugi Otok (Isola Lunga) deve il suo nome alla forma oblunga, 45 km di lato maggiore per una larghezza compresa tra 1 e 4 km. Chi cerca un luogo tranquillo, dove trascorrere le vacanze nel relax più totale, potrà trovare il vostro paradiso in quest’isola dalla bellezza incontaminata. Non ci sono musei o monumenti famosi da visitare, le attrazioni qui sono le spiagge e l’incantevole paesaggio: lungo la costa sud si affacciano impressionanti scogliere a picco sul mare, mentre il paesaggio a nord è più dolce, con distese di pascoli, ulivi e frutteti. Una volta sul posto, sono da raggiungere assolutamente anche gli isolotti all’interno del parco naturale della Baia di Telascica. Da vedere anche il lago salato di Mir, la spiaggia della sabbiosa baia di Sakarun e la strada panoramica lungo la costa rocciosa. continua a leggere

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ISTRIA. DA LUNEDÌ, 18 LUGLIO, USO RAZIONATO DELL’ACQUA

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Istria. Da lunedì, 18 luglio, uso razionato dell’acqua

Arriva il razionamento dell’acqua. In tutta l’Istria. Il presidente della Regione istriana, Boris Miletić, ha firmato oggi l’ordinanza “Risparmio idrico e limitazioni per l’utilizzo dell’acqua potabile durante il periodo di siccità”. C’era da aspettarselo, visto che non piove praticamente da mesi. Come se non bastasse, le previsioni a lungo termine non lasciano intravedere nulla di buono sul fronte siccità. In altre parole, né in queste due ultime settimane né ad agosto sono previste precipitazioni rilevanti.
Tornando all’ordinanza, lo zupano ha spiegato che a partire dalla mezzanotte di lunedì 18 luglio in tutta la penisola sarà vietato utilizzare l’acqua potabile proveniente dagli acquedotti per scopi diversi da quelli igienico-domestici. Nello specifico, non sarà possibile innaffiare giardini e prati, sia privati che pubblici. Sarà inoltre vietato il lavaggio delle macchine al di fuori degli autolavaggi. E ancora, non si potranno riempire piscine e vasche di proprietà.
Il presidente ha quindi colto l’occasione per rivolgersi direttamente ai cittadini, invitati a utilizzare in modo parsimonioso le preziose risorse idriche. “Ognuno di noi dovrebbe cercare di ridurre del 10-15 per cento l’utilizzo d’acqua durante il giorno”, ha detto. Il direttore dell’Acquedotto istriano (Istarski vodovod) di Pinguente, Mladen Nežić ha dichiarato invece come “la situazione delle fonti d’approvvigionamento idrico sia tutt’altro che buona”. Per quanto riguarda il livello dell’acqua del bacino di Bottonega ha dichiarato essere di 1,14 metri in più rispetto al 2012. Non è mancato nemmeno l’intervento del comandante della Protezione civile dell’Istria, Dino Kozlevac, che alla pari del presidente della Regione ha raccomandato a tutti gli utenti ad utilizzare l’acqua con parsimonia. “Soltanto in questo modo riusciremo a superare questo lungo periodo di siccità”, ha poi commentato Kozlevac. In conclusione, Boris Miletić ha tenuto a precisare che il razionamento riguarda soltanto l’acqua potabile e non le acque di processo e che l’ordinanza non riguarda gli agricoltori, che potranno continuare a irrigare i loro campi.
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Croazia: incendi devastano la costa adriatica…

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Croazia: incendi devastano la costa adriatica, a Vodice le fiamme hanno raggiunto le case

articolo: https://www.lapresse.it/esteri/2022/07/14/croazia-incendi-devastano-la-costa-adriatica-a-vodice-le-fiamme-hanno-raggiunto-le-case/

La situazione più drammatica è stata segnalata vicino a Sibenik: inghiottito anche il campanile di una chiesa

(LaPresse)Emergenza incendi in Croazia dove le fiamme stanno imperversando lungo la costa adriatica alimentate da forti venti. Per aiutare i vigili del fuoco a domare i roghi sono stati chiamati alcuni aerei che hanno sorvolato un incendio vicino a un’autostrada nella città di Vodice. Le fiamme hanno avvicinato il centro abitato, diversi gli evacuati. La situazione più drammatica è stata segnalata vicino alla città di Sibenik. I roghi hanno inghiottito alcune auto e il campanile della chiesa nella zona di Zaton, nella periferia della città, prima che i pompieri riuscissero a spegnerle.

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Istria. Emergenza siccità: oggi le misure

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articolo di Tanja Škopac : https://lavoce.hr/cronaca/cronaca-istriana/emergenza-siccita-oggi-le-misure

L’argomento è stato trattato ieri dall’Assemblea regionale. Boris Miletić annuncia l’incontro di coordinamento con i direttori degli Acquedotti istriani e con i rappresentanti dell’Ente idrico statale «Hrvatske vode», in seguito alla quale si deciderà in merito

La situazione dell’approvvigionamento idrico nel territorio della Regione istriana è stata il tema della maggior parte delle domande avanzate ieri dai consiglieri dell’Assemblea regionale durante la riunione dell’organismo tenutasi in modalità ibrida, online e in presenza, nella Casa delle rimembranze di Pisino. Nel soffermarsi sulla questione e sulla possibile introduzione delle restrizioni annunciate nei giorni scorsi, il presidente della Regione, Boris Miletić, ha confermato che oggi avrà un’altra riunione di coordinamento con i direttori degli Acquedotti istriani e con i rappresentanti dell’Ente idrico statale “Hrvatske vode”, in seguito alla quale la cittadinanza sarà informata sulle misure che saranno intraprese.

Acqua ed euro – Miletić si è soffermato pure sulle cause dei lunghi periodi di siccità, che sono dovuti, ha detto, ai cambiamenti climatici e a un comportamento irresponsabile dell’uomo nei confronti delle risorse naturali, ribadendo che bisogna essere più razionali per quanto riguarda l’uso dell’acqua. Rispondendo alle domande legate alle tariffe per i servizi idrici, Miletić ha detto che a definirle sono le autonomie locali che sono proprietarie delle ditte responsabili della gestione dell’infrastruttura idrica e della prestazione dei servizi in parola. Per quanto riguarda le perdite d’acqua, gli Acquedotti istriani sarebbero in cima alla lista dei migliori a livello europeo, con perdite che sono significativamente inferiori rispetto a quelle di altre ditte europee.
Parlando dei preparativi della Regione per l’introduzione dell’euro, l’assessore regionale alle Finanze, Barbara Škreblin Borovčak, ha detto che con i preparativi si è iniziato in tempo e che ora è necessario adattare pure tutti i documenti.
SMSI di Buie: controllo tecnico
L’assessore all’Educazione, allo Sport e alla Cultura tecnica, Patricia Percan, si è soffermata sul progetto di ricostruzione, ampliamento e attrezzatura della Scuola media superiore italiana “Leonardo da Vinci” di Buie. I lavori edili sono stati portati a termine e la settimana scorsa si è avuto il controllo tecnico, durante il quale sono stati evidenziati alcuni difetti, alla cui rimozione si sta lavorando. All’inizio di luglio è iniziata pure l’attrezzatura degli spazi. Secondo la Percan, il tutto dovrebbe essere portato a termine prima dell’inizio dell’anno scolastico 2022/2023, previsto per il 5 settembre 2022. continua a leggere

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EUROZONA La Croazia nell’euro dal 2023: via libera della Commissione

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articolo di Massimiliano Jattoni Dall’Asén:  https://www.corriere.it/economia/finanza/22_giugno_01/croazia-nell-euro-2023-via-libera-commissione-63db33e2-e1bc-11ec-bb0d-bf3a1b8d46c7.shtml

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Per la Commissione europea la Croazia è pronta a dire addio al kuna e adottare l’euro dal primo gennaio 2023. E’ quanto emerge dal rapporto di convergenza 2022, pubblicato il primo giugno, in cui la Commissione Europea stabilisce che Zagabria è idonea ad adottare la moneta unica europea, portando così dal prossimo anno a 20 il numero dei Paesi che usano l’euro. Sarà il Consiglio (ovvero i governi dei Paesi membri) a prendere la decisione finale entro la prima metà di luglio, dopo una discussione nell’Eurogruppo e nel Consiglio Europeo (capi di Stato e di governo). Ma nulla sembra ormai impedire l’ingresso nell’eurozona del Paese guidato da Andrej Plenković. Se ci sarà il via libera del Consiglio Europeo, dunque l’Ecofin adotterà le necessarie misure legali e – su proposta della Commissione, sentita la Bce – adotterà il tasso di conversione al quale la valuta nazionale (oggi una kuna vale 0,1327 euro) sarà sostituita dall’euro, che diventerà così irrevocabilmente fisso.

Gli Stati membri che adottano l’euro devono aver raggiunto un livello elevato di convergenza economica sostenibile e rispettare criteri quali la stabilità dei prezzi, le finanze pubbliche sane, la stabilità del tasso di cambio, la durabilità della convergenza. Nella relazione sulla convergenza 2022, che valuta i progressi compiuti da Bulgaria, Cechia, Croazia, Ungheria, Polonia, Romania e Svezia verso l’adesione alla zona euro, infatti, Zagabria è la sola, insieme alla Svezia, ad aver raggiunto il traguardo dei 4 criteri come previsto dal Trattato e dallo Statuto del sistema europeo di banche centrali/Bce. Per il commissario all’economia Paolo Gentiloni quello che sta per accadere alla Croazia è “una pietra miliare” nel suo viaggio europeo, che renderà, secondo la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, “più forte la nostra moneta comune”. Continua a leggere l’articolo sul Corriere

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