Stagione turistica. «Ai confini un nuovo meccanismo di controllo»

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A Brdo presso Kranj il vertice trilaterale dei ministri degli Interni di Slovenia, Italia e Croazia, Boštjan Poklukar, Matteo Piantedosi e Davor Božinović

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Il valico di confine di Pasjak, alle spalle di Fiume. Foto Roni Brmalj

L’emergenza migratoria è stata l’argomento di fondo del vertice trilaterale dei ministri degli Interni di Slovenia, Italia e Croazia, Boštjan Poklukar, Matteo Piantedosi e Davor Božinović svoltosi oggi, giovedì 21 marzo, a Brdo presso Kranj, in Slovenia.

L’obiettivo comune di Croazia, Slovenia e Italia è quello di sostituire i controlli alle frontiere interne con un altro meccanismo di cooperazione entro l’inizio della stagione turistica”, ha dichiarato il ministro degli Interni croato Davor Božinović, dopo l’incontro con i colleghi sloveno e italiano.

L’agenzia di stampa slovena STA riporta che Božinović, Poklukar e Piantedosi hanno sostenuto un’istanza per stabilire il più rapidamente possibile pattuglie di Polizia miste nelle zone di confine.

Božinović ha espresso la speranza che il tema possa essere affrontato alla riunione dai capi delle polizie di frontiera dei tre Paesi a Cetingrad, paesino a circa 170 chilometri a sud-est di Fiume, al confine tra Croazia e Bosnia ed Erzegovina.

“Viviamo in un panorama geopolitico complesso – ha sottolineato il ministro dell’Interno italiano Piantedosi che ci pone di fronte a crescenti sfide. In questo contesto, la nostra consolidata collaborazione, da un lato ha mandato chiari segnali di coesione e volontà costruttiva, e dall’altro ha consentito ai nostri tre capi della Polizia di sviluppare un rafforzato dialogo e di tradurre le nostre indicazioni in concrete direttrici di lavoro”.

Nel corso della riunione trilaterale il titolare del Viminale ha evidenziato i numeri relativi ai controlli effettuati al confine italo-sloveno: dalla data del ripristino dei controlli alle frontiere (21 ottobre scorso), le forze di Polizia italiane hanno controllato in ingresso circa 270.000 persone e 150.000 veicoli, con modalità che hanno evitato criticità sulla circolazione stradale. Sono stati rintracciati inoltre 2.200 stranieri irregolari: di questi, più di 1.330 sono stati respinti (di prevalente nazionalità turca, marocchina, siriana, kosovara, macedone ed afghana). Sono state arrestate 118 persone, delle quali 65 per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, e 29 persone sono state segnalate nella banca dati della Polizia.

Con i colleghi Boštjan e Davor – ha continuato Matteo Piantedosi abbiamo elaborato delle linee operative e messo in campo alcuni strumenti quali: il rafforzamento dei pattugliamenti congiunti con gli sloveni, l’attivazione di pattugliamenti trilaterali al confine esterno croato, l’istituzione del Comitato permanente congiunto italo-sloveno e sloveno-croato e l’individuazione di punti di contatto permanenti a livello nazionale, finalizzati allo scambio di informazioni”.

Nel precedente incontro trilaterale a Pinguente i tre ministri avevano parlato pure della rotta migratoria dei Balcani occidentali e del rafforzamento della cooperazione. Uno dei temi dei colloqui era stato il controllo temporaneo alle frontiere interne dello Spazio Schengen, introdotto lo scorso ottobre e poi ampliato sia dalla Slovenia che dall’Italia.

L’incontro tripartito è diventato una piattaforma importante nel campo della gestione delle migrazioni nella regione, ha sottolineato il Ministero degli Interni di Lubiana. Domani, venerdì 22 marzo, Boštjan Poklukar a Brdo presso Kranj ospiterà una conferenza nell’ambito del Processo di Brdo, che si concentrerà sulla gestione efficace delle migrazioni con particolare attenzione al rafforzamento della lotta contro il traffico di esseri umani. Oltre ai partner dei Balcani occidentali, all’incontro sono invitati anche i ministri degli Interni di Austria, Italia e Ungheria, rappresentanti delle istituzioni Ue, organizzazioni internazionali e altri partner, ha annunciato il ministero degli Interni sloveno.

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Tragedia sfiorata alla regata Pesaro-Pola

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Tragedia sfiorata alla regata Pesaro-Pola

articolo: http://www.cartaadriatica.it/tragedia-sfiorata-alla-regata-pesaro-pola/?fbclid=IwAR01ZKLyrqN6zyk3Q6CZTmCpkVp4cAxWRR-ytW4YyiL9jh_QToNhqu1XOkA

Brutto tempo, buio, urto e cinque ore intrappolati nello scafo. Ma tutto è finito bene.

L’equipaggio del “Canarino Furioso” che partecipava alla storica regata Pesaro-Pola se l’è vista brutta in condizioni meteo estreme, con la barca rovesciata, tre uomini ad attendere i soccorsi e due donne intrappolate per cinque ore, chiuse in una bolla d’aria sottocoperta.

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Rovigno. Rogo nel centro storico

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articolo: https://lavoce.hr/cronaca/cronaca-istriana/rovigno-rogo-nel-centro-storico

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Rovigno: sovvenzioni per il riassetto delle facciate

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articolo: https://lavoce.hr/cronaca/cronaca-istriana/rovigno-sovvenzioni-per-il-riassetto-delle-facciate

 Molte facciate sono da rifareIMG-6f9a4f3d1324a742acd6d781bff524e9-V-696x548
Una viuzza del centro storico di Rovigno
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Per la ristrutturazione il richiedente può ottenere il cofinanziamento del 50% delle spese ammissibili, comunque fino a un massimo di 20mila kune (IVA inclusa) per singolo edificio quando i lavori riguardano la ricostruzione delle facciate, mentre per i tetti il cofinanziamento raggiunge il 25% delle spese, ma non oltre le 15mila kune.

Per quel che riguarda il rinnovo energetico degli edifici, allo scopo di aumentarne la percentuale di risparmio energetico, vengono prese in considerazione anche le spese relative l’acquisto e l’installazione di sistemi aggiuntivi di isolamento termico del rivestimento esterno (pavimento e soffitto dello spazio riscaldato).

I lavori devono essere eseguiti e realizzati in base alle apposite condizioni e ai consensi preliminari rilasciati dalla Sovrintendenza ai beni culturali.

Il testo integrale dell’Invito pubblico e la modulistica sono accessibili sul sito web cittadino www.rovinj-rovigno.hr.

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Ai Caschi blu italiani va la gratitudine della Croazia

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articolo: https://lavoce.hr/attualita/ai-caschi-blu-italiani-va-la-gratitudine-della-croazia

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Terremoto. A Mečenčani la voragine si sta allargando

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Terremoto in Croazia, nuova forte scossa di magnitudo 5.2

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articolo: https://www.corriere.it/esteri/21_gennaio_06/terremoto-croazia-nuova-forte-scossa-magnitudo-intorno-5-5c4b4d84-5044-11eb-9028-76598b615ecf.shtml?fbclid=IwAR2y_r2CvVW-x5ORpJFweTRbulYWKDLMMIyM_x045Gkw-P1U3W0mScUvil4

La scossa registrata nel pomeriggio intorno alle 18 (stessa ora italiana) con epicentro non lontano da Petrinj. Non ci sono notizie di danni

https://twitter.com/INGVterremoti/status/1346869267053096964

Torna la paura del terremoto in Croazia, già colpita duramente il 29 dicembre scorso: una nuova scossa è stata avvertita nel pomeriggio con epicentro a sud-est di Zagabria, in Croazia. Il sisma è stato di magnitudo 5.2 secondo il rilevamento dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) ed è stato registrato nel pomeriggio intorno alle ore 18 (stessa ora italiana) a una profondità di 10 chilometri, con epicentro non lontano da Petrinja, la località a una cinquantina di chilometri a sud-est di Zagabria rimasta semidistrutta per il violento sisma di magnitudo 6.4 del 29 dicembre 2020. Si tratta dell’ennesima scossa registrata negli ultimi giorni nella Croazia centrale. Al momento non ci sono notizie di danni a persone e cose

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Sisma. Proclamato lo stato di calamità naturale

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La terra trema ancora in Croazia, nuova scossa di magnitudo 4.7

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La terra trema ancora in Croazia, nuova scossa di magnitudo 4.7
Ancora scosse sismiche nella Croazia centrale: l’ultima si è verificata alle 8 di questa mattina tra Petrinja e Sisak, già fortemente colpite dal sisma del 29 dicembre. In questo caso la magnitudo rilevata è stata di 4.7, a una profondità di 10 chilometri. Anche nella giornata di ieri non sono mancate scosse di terremoto che hanno messo in allarme la popolazione. A Petrinja e nelle altre aree rase al suolo dal terremoto, continuano ad arrivare aiuti, portati spesso da volontari, molti dei quali giunti dall’Istria. Sempre ieri un volontario ha perso la vita a Petrinja, cadendo da un tetto che stava cercando di riparare.

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Il cordoglio di Mattarella: «Vicinanza al popolo croato»

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