Croazia, boom di turisti, e negli hotel manca personale. Come in Italia, anzi, peggio

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Nel Paese al di là dell’Adriatico il mancato ritorno degli addetti di alberghi e ristoranti allontanati dal Covid aggrava una situazione già tutt’altro che rosea pre-pandemia. Mancano 10mila persone. E gli ospiti internazionali supereranno i livelli del 2019

 Il turismo ha ripreso a pieno regime anche in Croazia. Ma il Paese sull’estremità settentrionale dell'”altra” sponda dell’Adriatico vive – in forma particolarmente grave – lo stesso problema che affligge l’industria del “travel” in ogni angolo del pianeta: la mancanza di personale.

Secondo le stime ufficiali, nella terra famosa per la sua costa di fronte alla quale si trovano disseminateì oltre un migliaio tra isole e isolette, il “buco” ammonterebbe a 10mila persone. Il problema, che affligge molte delle grandi potenze del turismo europeo, Francia, Spagna, Grecia, e lo stesso Belpaese, assume connotazioni ancor più preoccupanti in Croazia, vuoi per la peculiare configurazione dell’economia locale, che in tempi non di crisi dipende dal turismo per il 20 per cento (in Italia la quota è del 12 per cento), vuoi perché a Zagabria quello della scarsa disponibilità di personale addetto in questo settore è strutturale e precede i tempi del Covid.

Un reportage dell’agenzia France Press a Rovigno, una delle mete costiere più apprezzate dell’Istria e non solo, dà la fotografia della situazione. Ristoratori e dirigenti della promozione turistica locale parlano di “clamoroso rimbalzo” del mercato, ma nel contempo di “situazione allarmante”  sul fronte forza lavoro.

Il Paese ha già ospitato, tra gennaio e maggio 2022, 3,8 milioni di turisti internazionali, in altre parole il triplo di quanti hanno varcato la frontiera nello stesso periodo del 2021. Il tutto prima del presumibile picco, che come in Italia si verifica tra luglio e agosto. “Il desiderio di viaggio è elevato, i turisti continueranno ad arrivare – spiega il direttore dell’associazione del turismo croato, Veljko Ostojic – che è convinto che il record assoluto di arrivi dall’estero, conseguito immancabilmente nel 2019 – 21 milioni, per un Paese di soli 3,8 milioni di abitanti – possa essere battuto, nonostante l’assenza dei russi, se il conflitto con l’Ucraina non dovesse subire ulteriori escalation.

Come detto, la mancanza di addetti del turismo ha in Croazia una matrice storica che precede di diversi anni la crisi da Covid. Da quando Zagabria è entrata nell’Unione Europea, oltre 250 mila croati hanno lasciato il Paese alla ricerca di miglior fortune e sari, in particolare in Germania, Austria e Irlanda. E con la pandemia è giocoforza arrivata la trasmigrazione degli addetti al turismo e al catering verso altri settori. Chi ha lasciato, ha spesso trovato migliori stipendi e orari di lavoro meno usuranti, e in molti casi non ha fatto il passo indietro

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Vacanze in Croazia, dove andare in luglio e agosto. Le isole

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articolo: https://www.repubblica.it/viaggi/2022/07/20/news/vacanze_in_croazia_dove_andare_a_luglio_e_agosto_isole-358484181/?ref=RHPF-VS-I270678255-P1-S4-T1

Il Paese adriatico è tra le mete estive preferite dagli italiani. Dal largo di Rovigno alle Elafiti, la sua costiera è costellata da oltre un migliaio di zolle di terra che meravigliano per bellezza, varietà e versatilità. Eccone una scelta

Ghiaia, sabbia, coste scoscese, pinete. C’è tutto il desiderabile nelle isole della Croazia. Nominarle tutte è praticamente impossibile, ce ne sono oltre un migliaio. Ce ne sono di ideali per la vacanza di chi  predilige il contatto con la natura e l’avventura, o per chi è in cerca di assoluto relax. Ricche di storia e tradizioni, comode da raggiungere dall’Italia in mare (o in traghetto a seconda del punto di partenza), sono una meta comoda e allo stesso tempo “remota”.

In Croazia, nei primi sei mesi del 2022, si sono registrati 5,7 milioni di arrivi e 24,7 milioni di pernottamenti, ovvero +120 % arrivi e +107 % pernottamenti rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Possiamo dire che la stagione turistica è al di sopra ogni aspettativa“, ha affermato Viviana Vukelic, direttrice dell’ufficio rappresentanza dell’Ente Nazionale Croato per il Turismo in Italia. I risultati attuali che stiamo ottenendo sono quasi al livello del 2019 e siamo estremamente soddisfatti del grande interesse per la Croazia come una delle destinazioni più richieste in Europa. Per i turisti italiani la Croazia è 4 destinazione europea. Dal 1 gennaio 2023 la Croazia grazie all’ingresso nell’euro e nell’area Schengen sarà una meta ancora più appetibile per i turisti stranieri”. 

Tra l’altro, una buona notizia per chi viaggia verso la Croazia in auto, moto o camper, diretto verso la propaggine sud. Dal 26 luglio, sarà finalmente transitabile l’atteso ponte di Sabbioncello-Peljesac, gioiello tecnologico che renderà più comodo e veloce l’approdo alla Croazia meridionale, Dubrovnik inclusa. Ecco una guida, con il supporto dell’ente del turismo croato.Rovigno (foto Igor Zirojevic)Rovigno (foto Igor Zirojevic)

Le isole di Rovigno – Rovinj-Rovigno è una delle destinazioni più romantiche della Croazia, immersa in un’atmosfera affascinante e poetica, resa unica dagli stretti vicoli in pietra, dalle piccole case colorate, dalle barche da pesca ormeggiate al porto, il tutto reso ancora più speciale dalla splendida vista sul mare aperto.  Tutta la costa intorno a Rovigno è una riserva naturale, insieme alle 22 isole che la circondano. Le più note e visitate in estate sono l’isola Rossa, la maggiore isola dell’arcipelago e la bellissima isola di Caterina, con la vista più bella sulla città.

L’isola Rossa è formata da due isole unite assieme artificialmente, l’isola di Sant’Andrea dove la natura è di casa tra macchia mediterranea, mare cristallino e spiagge rocciose, e l’Isola Maschino con moltissime spiagge top. Isole queste raggiungibili con i traghetti in una decina di minuti oppure in barca privata. Dove andare a cercare i belvedere, oppure angoli di intimità, lontano dalla folla e dai rumori.

Isola di Dugi OtokDugi Otok (Isola Lunga) deve il suo nome alla forma oblunga, 45 km di lato maggiore per una larghezza compresa tra 1 e 4 km. Chi cerca un luogo tranquillo, dove trascorrere le vacanze nel relax più totale, potrà trovare il vostro paradiso in quest’isola dalla bellezza incontaminata. Non ci sono musei o monumenti famosi da visitare, le attrazioni qui sono le spiagge e l’incantevole paesaggio: lungo la costa sud si affacciano impressionanti scogliere a picco sul mare, mentre il paesaggio a nord è più dolce, con distese di pascoli, ulivi e frutteti. Una volta sul posto, sono da raggiungere assolutamente anche gli isolotti all’interno del parco naturale della Baia di Telascica. Da vedere anche il lago salato di Mir, la spiaggia della sabbiosa baia di Sakarun e la strada panoramica lungo la costa rocciosa. continua a leggere

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ISTRIA. DA LUNEDÌ, 18 LUGLIO, USO RAZIONATO DELL’ACQUA

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Istria. Da lunedì, 18 luglio, uso razionato dell’acqua

Arriva il razionamento dell’acqua. In tutta l’Istria. Il presidente della Regione istriana, Boris Miletić, ha firmato oggi l’ordinanza “Risparmio idrico e limitazioni per l’utilizzo dell’acqua potabile durante il periodo di siccità”. C’era da aspettarselo, visto che non piove praticamente da mesi. Come se non bastasse, le previsioni a lungo termine non lasciano intravedere nulla di buono sul fronte siccità. In altre parole, né in queste due ultime settimane né ad agosto sono previste precipitazioni rilevanti.
Tornando all’ordinanza, lo zupano ha spiegato che a partire dalla mezzanotte di lunedì 18 luglio in tutta la penisola sarà vietato utilizzare l’acqua potabile proveniente dagli acquedotti per scopi diversi da quelli igienico-domestici. Nello specifico, non sarà possibile innaffiare giardini e prati, sia privati che pubblici. Sarà inoltre vietato il lavaggio delle macchine al di fuori degli autolavaggi. E ancora, non si potranno riempire piscine e vasche di proprietà.
Il presidente ha quindi colto l’occasione per rivolgersi direttamente ai cittadini, invitati a utilizzare in modo parsimonioso le preziose risorse idriche. “Ognuno di noi dovrebbe cercare di ridurre del 10-15 per cento l’utilizzo d’acqua durante il giorno”, ha detto. Il direttore dell’Acquedotto istriano (Istarski vodovod) di Pinguente, Mladen Nežić ha dichiarato invece come “la situazione delle fonti d’approvvigionamento idrico sia tutt’altro che buona”. Per quanto riguarda il livello dell’acqua del bacino di Bottonega ha dichiarato essere di 1,14 metri in più rispetto al 2012. Non è mancato nemmeno l’intervento del comandante della Protezione civile dell’Istria, Dino Kozlevac, che alla pari del presidente della Regione ha raccomandato a tutti gli utenti ad utilizzare l’acqua con parsimonia. “Soltanto in questo modo riusciremo a superare questo lungo periodo di siccità”, ha poi commentato Kozlevac. In conclusione, Boris Miletić ha tenuto a precisare che il razionamento riguarda soltanto l’acqua potabile e non le acque di processo e che l’ordinanza non riguarda gli agricoltori, che potranno continuare a irrigare i loro campi.
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