L’ex magazzino frigorifero avrà un futuro abitativo-d’affari. La Città ha pubblicato i risultati del concorso, bandito per dare una nuova destinazione d’uso alla struttura. Al bando, aperto dal 27 luglio al 19 ottobre 2020, sono pervenuti diciotto lavori, di cui diciassette hanno realizzato il diritto di partecipare al procedimento di valutazione. Sono stati valutati dalla Commissione giudicatrice, composta dagli architetti Saša Bradić, Davor Trupković, Dragan Žuvela, Ivan Radeljak e dall’economista Zoran Mamić. Il primo premio (84mila) è stato assegnato al progetto proposto da Dražen Juračić, Jelena Skorup Juračić e Marija Grković.continua a leggere
Nel cuore della città, nell’area della Vecchia Fabbrica di Tabacco per la durata di quattro giorni, dal 5 all’8 maggio si riunirà a Rovigno il meglio del meglio, grandi firme del panorama culinario ed enogastronomico regionae e internazionale. All’ombra di Santa Eufemia assisteremo a un evento dedicato a veri e propri edonisti del cibo. Gli organizzatori hanno annunciato solo qualcche nome riservandosi di farne altri quantdo avranno tutte le garanzie della loro partecipazione (sempre legato alla situazione epidemiologica in Europa in questo caso).
Intanto, finora è stato confermato il brillante chef danese Rasnus Munk, come dire un cappellaio matto tra i fornelli del suo teatro-ristorante “Alchemist”. Costato ben 15 milioni di euro, viene incoronato migliore ristorante dell’anno 2021 dalla White Guide, la più prestigiosa guida dei paesi nordici. Fin dalla sua apertura nell’estate 2019 “Alchemist” si è rivelato il “place to be” a Copenhagen tanto da farsi assegnare due stelle dalla guida Michelin in soli 4 mesi ed essere scelto come ristorante dell’anno dagli ispettori della White Guide. La cucina “olistica” di chef Munk si esprime all’interno dell’ex Danish Royal Theatre che si trova nell’area portuale di Refshaleve, oggi nuovo food district di Copenhagen. Munk fa immergere i suoi ospiti in un mondo fantasioso in cui propone una vera e propria esperienza sensoriale, grazie all’ambiente, a strumenti di “visual technology” e alla musica.
Il percorso unico di circa 50 portate-assaggi, modulabile a seconda delle esigenze e al tempo dei clienti, può durare, infatti dalle 2 alle 6 ore, inizia in un capannone piuttosto anonimo, almeno esternamente, e attraverso un’enorme e pesante porta in ferro. Sia che si scelga la “maratona” di due ore che l’esperienza “più lenta”, la strada da percorrere per tutti gli ospiti è la stessa: si passa attraverso una prima stanza denominata New York, dove ha inizio il percorso, poi si accede alla zona lounge, con vista sul laboratorio, per altri sette assaggi e, solo in seguito, camminando nei pressi della cantina verticale a vista, nel famoso Dome che raccoglie il cuore dell’esperienza gastronomica di “Alchemist” con una trentina di portate. Il percorso, ovviamente, non finisce qui e continua, in altre due sale dove arriva il momento dolce a concludere il pasto con effetti wow che si susseguono senza sosta. Munk si è reso protagonista nel periodo pandemico di un gesto da chapeau! Ha, infatti, deciso di mettere da parte la cucina olistica del suo “Alchemist” per dedicarsi ai suoi concittadini meno fortunati.
Munk in piena emergenza coronavirus si è rimboccato le maniche e ha avviato una grande iniziativa di solidarietà per consegnare pasti gratuiti ai senzatetto di Copenaghen. In questo modo, in seguito alla chiusura temporanea dell’attività decretata dal governo danese per contrastare la diffusione del Covid-19, il rinomato locale ha continuato ad essere aperto solo ed esclusivamente per la preparazione di piatti destinati ai bisognosi. La sua iniziativa è nata nel momento in cui da un lato ha capito che per uno come lui – abituato a lavorare 16/17 ore al giorno – era difficile rimanere inattivo, e dall’altro si è reso conto che i vari centri di accoglienza di Copenaghen per i senzatetto stavano chiudendo per i rischi del contagio da coronavirus ai quali erano sottoposti i volontari, lasciando gli indigenti senza alcun tipo di tutela. Contattata Mia Nyegaard, social mayor della capitale della Danimarca e, grazie al suo sostegno, è stato possibile iniziare ad offrire più di 500 pasti quotidiani ai senza fissa dimora.
Oltre a Munk, a Rovigno vedremo i fratelli Berezutsky, i gemelli Ivan e Sergey, che nel 2014 hanno aperto insieme il ristorante “Twins” (gemelli) a Mosca. Nel 2016 sono diventati comproprietari, oltre che chef di concetto del nuovo stabilimento: “Wine and Crab”. i fratelli Berezutsky partecipano con regolarità a vari festival e concorsi internazionali. È noto che i giovani ristoratori hanno dovuto prendere parte a un duello per corrispondenza: i fratelli hanno gareggiato in una di quelle sfide in cui vinceva cgu dei due avrebbe raccolto più ammirazione pubblica, premi e riconoscimenti da eminenti cuochi, ma si sono anche sostenuti a vicenda in competizione e hanno fornito assistenza ad altri chef.
Ana Roš, classe 1972, è molto conosciuta dalle nostre parti. Non solo per aver studiato da giovane Scienze politiche a Trieste. Arriva dal ristorante “Hiša Franko”, a Caporetto, uno degli stellati Michelin in Slovenia. Nel 2017 è stata eletta miglior chef donna al mondo. In cucina Ana ne fa di tutti i colori combina e scombina con un ardore creativo tutto suo, trasformando l’Alto Isonzo, in un paese della cuccagna contemporanea. Usa i prodoti della natura che la circonda per offrire materie e sapori nuovi…
Weekend Food Festival intende incoraggiare la collaborazione tra i fstival regionali per potenziare la scena gastronomica in Regione. Al festival si discute di tendenze globali, c’è un confronto tra nomi importanti della gastronomia internazionale, si fa educazione e ricerca al tempo stesso. Insomma, si tratta l’eccellnza in ogni suo segmento. È un evento che approfondisce i vari campi della gastronomia, del caffè della mixology ma anche dl mondo dell’olio e dl vino.
Il sindaco Marko Paliaga, insieme ai suoi collaboratori, ha visitato il cantiere del nuovo impianto di trattamento delle acque reflue nella zona di Cuvi, aperto all’inizio di novembre. Tra i primi interventi, viene prevista la costruzione di un edificio dalla superficie totale di 478 metri quadrati, il quale ospiterà un’autorimessa, un’officina, un guardaroba e i servizi igienici per i dipendenti. La sua ultimazione è prevista entro otto mesi.
Attualmente è in corso l’ottenimento della licenza edilizia per il depuratore in sé. Ricordiamo che il contratto è stato firmato il 22 luglio 2020 con il gruppo d’offerenti di cui fanno parte le società italiane “Cid” e “Atzwanger”, per un importo totale di 134.232.573 kune. In questo caso l’opera dovrebbe essere realizzata nel giro di 35 mesi.
Nell’ambito dello stesso progetto, sarà realizzato pure un impianto per l’essiccazione solare dei fanghi, ubicato a Laco Vidotto. Il relativo contratto è stato firmato il 30 marzo 2021, con il gruppo d’offerenti formato dalle società zagabresi “Montmontaža” e “Montmontaža – Zavartek”, nonché dalla “Conus inženjering” di Umago, per un valore di 19.050.237 kune. L’importanza di questo secondo sito non è secondaria, in quanto i fanghi di depurazione disidratati, provenienti dall’impianto di trattamento di Cuvi (20% di sostanza secca), saranno trasportati nei padiglioni di Laco Vidotto per un ulteriore trattamento d’essiccazione. Anche per questo progetto si è in attesa della licenza edilizia.
In via delle Vittime di Kresini e in via Centener, sono inoltre in corso i lavori alle condutture a pressione delle acque reflue trattate, provenienti dal futuro impianto di depurazione, che saranno utilizzate per l’irrigazione delle aree verdi e ricreative, per lavare le strade e altre aree pubbliche e come acqua di processo all’interno del nuovo impianto. Nell’insieme viene prevista la posa di 6.600 metri di tubature. I lavori sono iniziati il 14 settembre scorso, partendo dall’impianto di depurazione in direzione degli insediamenti turistici meridionali, ovvero Villas Rubin, Polari e Vestre. Lo scorso mese sono proseguiti lungo via delle Vittime di Kresini e via della Prima brigata istriana, fino al campo di calcio, per un totale di circa 650 metri di condutture.
Ricordiamo infine che nelle vie V. Š. Pajo, M. Macan e M. Maretić, è in corso la costruzione di un collettore della lunghezza di 445 m. I lavori sono giunti nella fase conclusiva, in quanto sono stati realizzati circa 410 metri, mentre la rimanenza riguarda gli allacciamenti alle abitazioni. Il valore contrattuale dei lavori è di 1.381.295 kune, di cui 1 milione stanziato dall’Ente idrico statale “Hrvatske Vode”.
Lascia che Gordon ti trasporti in Croazia questa settimana mentre è nella bellissima Rovigno a cucinare uno stufato di pesce locale.Ispirato al piatto locale Brudet, Gordon prende tutti gli ingredienti che ha pescato mentre scopre questo bellissimo paese… e tutto in meno di 15 minuti!
I rovignesi hanno festeggiato ieri la Giornata della Città e della sua patrona Sant’Eufemia, che, come di consueto, ha visto in mattinata la celebrazione della Santa Messa in lingua italiana nel duomo dedicato alla martire. Alla funzione, officiata dal vescovo emerito della Diocesi di Parenzo e Pola, mons. Ivan Milovan, hanno partecipato, tra gli altri fedeli, pure il parroco mon. Vilim Grbac, il vicesindaco di Rovigno David Modrušan, gli esuli membri della “Famia Ruvignisa”, con il vicepresidente di quest’ultima Tullio Svettini.
Alla Santa Messa in italiano hanno partecipato pure i membri della “Famia Ruvignisa”
In seguito al sermone del mons. Milovan, che ha ricordato, oltre a Sant’Eufemia, tutti gli altri martiri periti sul territorio istriano, ad augurare a tutti i presenti una buona giornata festiva è stato inoltre il vicepresidente della “Famia Ruvignisa”. Citando i celeberrimi versi danteschi “Tu proverai sì come sa di sale lo pane altrui, e com’è duro calle lo scendere e ‘l salir per l’altrui scale”, Svettini ha voluto ricordare e impartire un augurio a tutti gli esuli rovignesi, vicini e lontani, che condividono la stessa condizione del “ghibellin fuggiasco” nel 700.esimo anniversario della sua morte. Nel corso della giornata si sono tenute inoltre le funzioni in lingua croata, sempre presso il duomo, mentre sulla riva e in piazza si è svolta la Fiera dell’artigianato, che a causa delle condizioni meteorologiche avverse ha radunato un numero ridotto di espositori.
La giornata è stata arricchita dalla mostra “Navi affondate”, aperta presso il Museo della Città di Rovigno, che nell’ambito dei festeggiamenti ha voluto offrire a tutti gli interessati visite gratuite delle esposizioni. Per gli esponenti della Città di Rovigno è stata un’occasione per augurare un’altra volta a tutti i rovignesi e a tutte le rovignesi una serena festa della Città e della patrona di Rovigno.
Riconoscimento lampo per il ristorante aperto in Istria a giugno durante la chiusura per lavori di quello “gemello” a Godia (Udine), che ripartirà il primo ottobre. Lo chef: “Dopo il lockdown credo in una cucina concreta. La sostenibilità dobbiamo farla, non dirla”https://alessandro54.com/2021/09/09/stella-michelin-in-meno-di-3-mesi-il-record-di-agli-amici-rovigno-scarello-ancora-incredulo-e-stata-una-magia/
Gordon Ramsay prepara uno stufato croato in meno di 15 minuti |Ramsay in giro per il mondo
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All’ultima seduta del Consiglio cittadino, la responsabile dell’Ufficio dello stesso Consiglio e di quello del sindaco, Maria Črnac Rocco, ha informato i consiglieri della creazione di un gruppo di lavoro nell’ambito delle attività vincolanti della Carta europea sulla parità dei sessi, firmata pure dalla Città di Rovigno. Del gruppo di lavoro sono entrati a far parte tutti i consiglieri, nonchè rappresentanti dei settori sanitario, culturale, scolastico e prescolastico.
La formazione del gruppo di lavoro rappresenta un primo passo nella procedura d’adozione del Piano d’azione per la parità tra donne e uomini nella Città di Rovigno; quello successivo sarà la definizione di quattro obiettivi da realizzare nel prossimo biennio. Il Piano d’azione 2021-2023 sarà quindi sottoposto a dibattito pubblico e all’approvazione del Consiglio cittadino.
Nella nostra società, le donne sono purtroppo ancora marginalizzate per quanto riguarda la vita pubblica e politica e in alcuni settori la discriminazione è particolarmente accentuata, nonostante i progressi compiuti negli ultimi anni, che non sempre trovano riscontro nella prassi. Da qui la Carta europea sulla parità dei sessi, redatta dal Consiglio delle Città e delle Regioni europee e rivolta in primo luogo alle autonomie locali e regionali, che in quanto organi amministrativi più vicini ai cittadini, sono i più idonei per attuare l’uguaglianza dei sessi nei rispettivi comprensori.
Come sottolineato nella stessa Carta, l’uguaglianza tra donne e uomini è un valore fondamentale di tutte le democrazie. Affinché questo diritto possa essere realizzato, non soltanto deve essere riconosciuto in senso giuridico, ma anche applicato con successo in tutti i settori della vita: è questa la chiave per creare una società basata sull’uguaglianza, che apre la strada all’ulteriore sviluppo economico e sociale.