Croazia. Censimento 2021: diverbi sulla madrelingua

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Domenica torna l’ora solare: lancette indietro di un’ora

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Rovigno. CI e DDI: confermata l’intesa

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A Palazzo Milossa, sede della Comunità degli Italiani di Rovigno, si è tenuto un incontro tra la dirigenza del sodalizio e quella della Sezione cittadina della DDI, per fare il punto della situazione in merito all’Accordo elettorale sottoscritto nel 2017.

All’incontro hanno partecipato, a nome della DDI, il presidente e il vicepresidente della sezione, rispettivamente Branko Rajko e Donald Schiozzi, nonché i membri della presidenza, Marko Paliaga (sindaco di Rovigno) e Valerio Drandić (presidente del Consiglio municipale). Presente quale ospite, l’assessore regionale per la CNI e gli altri gruppi etnici, Tea Batel. A nome della CI di Rovigno hanno presenziato la presidente, Roberta Ugrin, il presidente della Giunta esecutiva, David Modrušan, la vicepresidente, Patrizia Malusà e i consiglieri della CI Marino Budicin, Nives Giuricin e Silvano Zilli.
Nel corso dell’incontro si è parlato della realizzazione dei contenuti dell’accordo elettorale siglato tra il partito regionalista e il sodalizio. In particolare sono stati affrontati i temi inerenti il ripristino dello studio della lingua italiana come lingua dell’ambiente sociale e la mancata applicazione del Trattato tra la Repubblica di Croazia e la Repubblica Italiana sui diritti delle minoranze, firmato nel 1996 ed entrato in vigore nel 1998. Nello specifico, i rappresentanti della CI hanno presentato i provvedimenti approvati all’ultima riunione del Consiglio della CI. Dopo la disamina dei temi, i presenti hanno rilevato la necessità di preparare assieme all’Assessorato regionale delle schede informative sulle questioni emerse per poi intraprendere delle azioni mirate, con il coinvolgimento dei deputati della DDI, presso le varie istanze statali competenti.

L’Assessore regionale Tea Batel ha presentato e sottolineato l’impegno profuso per il mantenimento del bilinguismo e dello studio della lingua italiana in tutte le scuole della maggioranza nelle unità d’autogoverno locale che nei loro Statuti prescrivono l’uso ufficiale paritetico delle lingue croata e italiana.

I presenti hanno rilevato l’importanza delle legittime richieste formulate dalla CI di Rovigno e hanno pertanto assicurato il loro massimo sostegno, nell’ambito delle proprie possibilità, per l’inclusione delle richieste nell’agenda del governo e del Parlamento. Dovesse rendersi necessario, ci si rivolgerà anche alla Corte costituzionale della Repubblica di Croazia.
L’incontro ha confermato ulteriormente l’affinità del Programma politico della DDI – Sezione di Rovigno e dell’Orientamento programmatico della CI “Pino Budicin”.

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Croazia. Vaccino antinfluenzale introvabile nelle farmacie

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Il premier: «Grave tentativo di omicidio»

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In base alle prime informazioni che ho ricevuto, si tratta di un grave tentativo di omicidio commesso da una persona che si è tolta la vita qualche minuto più tardi”. Questo il primo commento del premier Andrej Plenković dopo la sparatoria davanti alla sede del governo, in cui un agente è rimasto gravemente ferito.La Polizia e la Procura di Stato stanno già lavorando per capire i motivi di questo gesto inconsulto e per vedere se si tratta di un’azione isolata o di qualcosa di diverso. Colgo l’occasione per fare i miei migliori auguri di pronta guarigione all’agente ferito”.
Il premier, che durante la sparatoria non si trovava dentro l’edificio, ha ribadito che la Croazia “note una cultura di apertura, che permette a tutti di passeggiare tranquillamente in Piazza San Marco, davanti alla sede del governo e del Parlamento”. Però, l’attentato di stamane “ci mette in una nuova situazione in merito alla quale dobbiamo riflettere”.

«Il ministro Božinović non ha colpe» – Plenković ha anche scagionato da qualsiasi responsabilità il ministro dell’Interno. “Božinović non ha alcuna colpa in questa vicenda”, ha tagliato corto il capo dell’Esecutivo. Lo stesso ministro ha spiegato che situazioni del genere “è possibile evitare soltanto chiudendo tutto”. Božinović ha precisato che un mese fa circa l’europarlamentare Vilibor Sinčić aveva organizzato una performance di protesta proprio davanti alla sede del governo, dove era arrivato indisturbato con un furgone dal quale aveva gettato a terra decine di angurie. In quell’occasione si era parlato della necessità di presidiare meglio Piazza San Marco, dove si trova anche la sede del Sabor (il Parlamento di Zagabria, ndr). “Al Ministero sono già stati preparati tre progetti di sicurezza per garantire la massima sicurezza in questa zona”, ha concluso Božinović.

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Zagabria. Spari davanti alla sede del governo

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Un uomo armato di kalashnikov ha ferito un agente di polizia all’ingresso dei Banski dvori, poi si è suicidato

Zagabria. Spari in Piazza San Marco

Spara a un poliziotto, poi si toglie la vita. Drammatiche scene questa mattina poco dopo le 8 in piazza San Marco, a Zagabria, davanti la sede del governo. Come raccontano alcuni testimoni, un uomo non ancora identificato, è arrivato dalla parte settentrionale della Chiesa di San Marco davanti ai Banski dvori, armato di kalashnikov e ha fatto partire una raffica di colpi, che ha raggiunto un agente di stanza davanti alla sede del governo. Il poliziotto è stato gravemente ferito e trasportato d’urgenza in ospedale, mentre l’attentatore è fuggito, ma nemmeno un’ora dopo è stato trovato morto in una via non lontano dalla sparatoria. La Questura di Zagabria ha reso noto che l’attentatore si è suicidato. Ancora non si conosce il motivo del folle gesto.

Agente stabile – Dall’ospedale “Sestre milosrdnice” giunge notizia che le condizioni del poliziotto ferito sono stabili. Il 31.enne è stato raggiunto da quattro pallottole, due alla mano e due sul corpo, ma nessuna ha colpito organi vitali. L’agente sarà sottoposto a un interventi chirurgico per estrargli le pallottole.

Mi sono trovato per caso in Piazza San Marco. Assieme a una poliziotta abbiamo cercato di tamponare le ferite del suo collega, lo abbiamo caricato sull’ambulanza e lo abbiamo portato in ospedale”. E’ questo il racconto di Dubravko Dugorepec (51 anni) che stava trasportando alcuni tamponi per la diagnosi del Covid da Zabok all’ospedale Fran Mihaljević di Zagabria. “Durante tutto il tragitto l’agente era cosciente e si lamentava dei dolori e del fatto di aver perso molto sangue. Sono scioccato, spero che possa ristabilirsi quanto prima”, ha detto Dugorepec.

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Rovigno: ecco la licenza edile per la nuova stazione degli autobus

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Rilasciata la licenza edile per il progetto che punta a migliorare la circolazione nel centro urbano soprattutto nei mesi estivi

Per migliorare la circolazione nel centro urbano, Rovigno sta lavorando al progetto di costruzione di una nuova stazione degli autobus, per la quale nei giorni scorsi la Città ha rilasciato al Servizio comunale, titolare del progetto in parola, la licenza edile per la costruzione del nuovo impianto, documento che dovrebbe assumere validità entro la metà di ottobre. La licenza si riferisce alla costruzione di un nuovo edificio e di tutta l’infrastruttura necessaria sul lotto di terreno designato per la nuova stazione degli autobus in zona Concetta, in maniera tale da chiudere la stazione attuale in piazza sul Laco. Questo progetto ha lo scopo di migliorare la circolazione del traffico nel centro urbano, liberandolo dal transito giornaliero degli autobus. In questo modo si eviteranno pure le lunghe code che si creano in piazza sul Laco soprattutto durante i mesi estivi, quando con l’arrivo dei turisti il numero delle auto in città aumenta in maniera esponenziale.

Nel progetto della nuova stazione è previsto che gli autobus locali e quelli turistici facciano scendere i passeggeri in un punto di sbarco, senza fare delle soste prolungate, anche per garantire una maggiore sicurezza ai pedoni nel luogo della fermata. L’impianto disporrà pure di un parcheggio seminterrato, con una disponibilità di 124 posti, con tre punti di ricarica per le auto elettriche. Con la nuova stazione degli autobus, oltre che a sgravare il centro urbano, Rovigno migliorerà notevolmente i collegamenti urbani e interurbani, visto che l’attuale stazione degli autobus, è completamente inadeguata. Per il momento è difficile prevedere i termini dell’inizio dei lavori.

Il progetto della nuova stazione degli autobus

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Umago. Resta l’emergenza alluvioni

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Per dieci anni era stato necessario fare i conti con un fenomeno devastante, che aveva causato danni per alcune decine di milioni di kune. Il vicesindaco, Mauro Jurman, sostiene: «Oggi la città è più sicura, ma bisognerà investire ancora per risolvere il problem

A distanza di dieci anni dalla disastrosa inondazione che nottetempo mise in ginocchio Umago, con interi quartieri allagati, il cimitero sommerso, oltre 150 automobili danneggiate e molte persone che avevano rischiato di annegare negli scantinati, gli umaghesi si sentono veramente sicuri? Le piogge alluvionali in questa zona hanno sempre creato dei problemi, ma ora i fenomeni si sono fatti più frequenti e più violenti, soprattutto perché le mareggiate, accompagnate dal fenomeno dell’acqua alta, sommergono le rive e la piazza.

“Sì, la città ora è molto più sicura, anche se gli imprevisti succedono sempre – così il vicesindaco, Mauro Jurman –. Abbiamo investito parecchio nei canali antialluvionali e lungo la costa, ma l’innalzamento del mare e le rive basse sono un problema che preoccupa non soltanto noi, ma tutte le città costiere. Per quanto ci riguarda, sarà nostro dovere investire anche in futuro, assieme all’Autorità portuale, per ridurre al minimo il rischio delle inondazioni. Penso all’acqua alta e alle mareggiate”. continua a leggere

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Buie, Umago e Rovigno. Parola d’ordine: organizzazione

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Scoperta bomba aerea a pochi passi dalla Raffineria di Urinj

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Una bomba aerea risalente presumibilmente alla Seconda guerra mondiale è stata ritrovata a 32 metri di profondità davanti alla Raffineria di Urinj, a pochi chilometri a sud di Fiume. La scoperta è stata fatta dal ricercatore subacqueo Velimir Vrzić. Un ritrovamento  terrificante, se si prende in considerazione la vicinanza dell’impianto e le conseguenze che avrebbe potuto causare un’esplosione.

L’ordigno inesploso è stato avvistato prima dal sub Goran Kolundžić, il quale però non era sicuro di cosa si trattasse con esattezza e perciò ha chiamato Vrzić, il quale già in passato ha trovato ordigni del genere nelle acque del Quarnero e non solo. Dopo aver scattato alcune foto e girato un video, è stata avvisata la Questura litoraneo-montana e il Ministero del Mare.

Urinj. Ritrovata bomba aerea

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