Appello a sostegno della trasmissione satellitare di TV Capodistria

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articolo: https://capodistria.rtvslo.si/news/tv-capodistria/appello-a-sostegno-della-trasmissione-satellitare-di-tv-capodistria/503605?fbclid=IwAR3BdXpmu7bnppWvZCjpEOG3_EDI1RkTqw5unfcr5rWyKYpJQj5GYNCcZbw

I giornalisti di TV Capodistria esprimono preoccupazione per il ridimensionamento della visibilità

30/10/2019 15:15:10 | Capodistria

Il prossimo 9 novembre verrà sospesa la trasmissione satellitare dei programmi italiani di TV Capodistria, a seguito dell’esaurirsi dei finanziamenti, da parte italiana, per la ricezione del nostro segnale sul satellite Hotbird 13 gradi est.

Il venire meno di questa forma di diffusione dei nostri programmi, l’unica in grado di garantire la nostra visibilità sull’intero territorio d’insediamento storico della minoranza italiana, in Istria, Fiume e Dalmazia, ma anche nelle contermini regioni italiane, costituisce una grave menomazione della presenza della comunità nazionale italiana in un’area ove, da molti decenni, le trasmissioni di TV e Radio Capodistria costituiscono un insostituibile strumento di veicolazione della lingua e della cultura italiane e un importante punto di riferimento in difesa dell’identità e del senso di appartenenza degli italiani »rimasti«.

Falliti, al momento, tutti i tentativi tesi a salvaguardare la trasmissione satellitare o a rinvenire delle adeguate soluzioni alternative al satellite, come ad esempio la possibilità di ritrasmettere il nostro segnale sul digitale terrestre nell’area istro-quarnerina, ora si pone di fronte a noi la prospettiva di perdere una parte cospicua, se non prevalente, dei nostri telespettatori e dunque di non poter più svolgere adeguatamente la nostra funzione al servizio della Comunità nazionale italiana.

La perdita del satellite non è una mera questione tecnica o finanziaria, ma rappresenta un problema di fondo, strategico e di prospettiva, dal quale potrebbe dipendere, sotto molti aspetti, il futuro della nostra Emittente e, visto il contesto sempre meno favorevole, quello stesso della minoranza. Oltretutto in questo modo si andrebbe ad eliminare un fattore importante dell’offerta culturale e televisiva in un’area multiculturale, plurietnica e transfrontaliera e ad annullare la portata e il significato stessi del progetto di Televisione transfrontaliera di cui da tempo TV Capodistria è divenuta un fattore importante assieme ai programmi italiani e sloveni della RAI – Sede Regionale per il Friuli Venezia Giulia.

In un quadro generale in cui si va enfatizzando il ruolo delle minoranze in Europa, un Continente sempre più aperto ai valori del pluralismo culturale e linguistico, siamo costretti ad assistere ad una dolorosa battuta d’arresto alla diffusione di una delle emittenti televisive che ha svolto, fra le prime in quest’area, un ruolo fondamentale a sostegno di tali valori e che tuttora costituisce uno dei principali soggetti della Comunità radiotelevisiva italofona.

A questo fine le redazioni giornalistiche dei programmi italiani di TV Capodistria si appellano al Governo, al Parlamento e alle principali istituzioni italiane, agli organismi politici sloveni, all’Ente radiotelevisivo pubblico della Slovenia, così come a tutti i rappresentanti istituzionali della Comunità italiana in Slovenia e Croazia, affinché trovino una soluzione, anche temporanea, atta a garantire la prosecuzione della trasmissione satellitare dei nostri programmi, in attesa dell’individuazione di un’adeguata alternativa alla ricezione dei nostri programmi nell’area complessiva di insediamento storico della minoranza italiana.

Le redazioni dei programmi italiani di TV Capodistria

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Croazia, via libera della Commissione Ue all’ingresso nell’area Schengen

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bandierearticolo: https://www.corriere.it/esteri/19_ottobre_23/croazia-via-libera-commissione-europea-all-ingresso-nell-area-schengen-a692f7b8-f576-11e9-ad25-1b4f9a2d3eb8.shtml?fbclid=IwAR2-0bSp__bxXtaQN93nNrk8YuH5-HDRmpEoQJyrnGaKZrgXZpjhBVKaAMY

Zagabria ha «adottato tutte le misure necessarie» per rimuovere i controlli alle frontiere. Adesso manca l’ok del Consiglio. Il Paese punta anche ad aderire all’Euro entro il 2023

La notizia, a Zagabria, era nell’aria da qualche tempo: la Croazia ha tutte le carte in regola per aderire all’area Shengen e rimuovere quindi i controlli sulle persone alle proprie frontiere. A renderlo noto, al termine di un periodo di valutazione quadriennale, è stata la Commissione Europea, secondo cui il Paese ha «adottato tutte le misure necessarie per garantire il rispetto delle condizioni per la piena applicazione delle norme e degli standard di Schengen». Difficile tuttavia ipotizzare quando si verificherà ufficialmente il nuovo ingresso. Ottenuto il via libera della Commissione, infatti, occorre che la “candidatura” venga approvata all’unanimità dagli Stati membri in sede di Consiglio Europeo. Forte della positiva valutazione ottenuta, Zagabria dovrà convincere i leader degli altri Paesi di essere pronta a contribuire alla sicurezza delle frontiere comunitarie, a conformarsi alle norme in materia di visti e diritto d’asilo e a garantire la cooperazione giudiziaria.

Le reazioni – «Credo che tutti i Paesi Ue faranno ora i passi necessari», ha affermato, ottimista, il presidente uscente della Commissione Jean-Claude Juncker. Sulla stessa linea il commissario per gli Affari interni Dimitris Avramopoulos: «Ora che la Croazia ha intrapreso tutte le misure per assicurare le condizioni richieste — ha dichiarato— noi dobbiamo riconoscere questo fatto e affermare che Zagabria contribuirà al rafforzamento dei confini comunitari». continua a leggere

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