Vandali prendono di mira il monumento ai martiri delle foibe a San Giusto

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Vandali prendono di mira il monumento ai martiri delle foibe a San Giusto

Sul celebre monumento questa mattina sono comparse delle scritte a vernice rosa. Sdegno dell’Unione degli Istriani e di Fratelli d’Italia che chiede “pene importanti e l’installazione di nuove telecamere”

Monumento martiri delle foibe San Giusto-2Il monumento dedicato ai Martiri delle foibe nel parco della Rimembranza sul colle di San Giusto è stato preso di mira dai vandali nella notte tra il 19 e il 20 agosto. A diffondere il grave gesto di ignoti che hanno lordato il monumento è stata l’Unione degli Istriani che ha fatto sapere di aver segnalato l’episodio al Comune, chiedendo “un pronto intervento per ridare dignità al sito e ripulire le scritte“. 

Le scritte – Nelle foto diffuse proprio dal sodalizio guidato da Massimiliano Lacota si intravedono delle scritte a vernice rosa. Sono stati presi di mira i seni delle statue, compare un simbolo anarchico e un disegno a forma di pene. Sull’episodio è prontamente intervenuta la segreteria triestina di Fratelli d’Italia che rimarca il “profondo disgusto per i vandali senza cervello“. Il partito guidato da Claudio Giacomelli giudica necessaria l’adozione di “ulteriori misure“. 

Il commento – È allucinante che a Trieste esistano ancora dei cretini ignoranti che vanno ad imbrattare monumenti, come è successo tempo fa al Museo del Risorgimento – rimarca la segreteria – Senza dubbio ci vogliono pene amministrative importanti e l’installazione di nuove telecamere in questi luoghi del ricordo e di sicuro serve una maggiore sensibilizzazione e divulgazione culturale e storica dei drammi che hanno coinvolto gli istriani fiumani e dalmati. L’ignoranza possiamo combatterla solo con la cultura in un lungo processo di informazione storica che parta dalle scuole“. 

 
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TV Capodistria da oggi sul satellite

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Fiume. Nessun turista positivo al Covid-19

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Slovenia, impennata di contagi. Quarantena per chi rientra dalla Croazia?

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Lubiana. Da domani la Croazia nella «lista rossa»

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La situazione in Croazia è drammatica. Lo ha dichiarato il portavoce del governo sloveno per la pandemia, Jelko Kacin, ribadendo la valutazione che in Croazia sia iniziata giorni fa una nuova fase, molto più accentuata, dell’epidemia, per cui i margini di manovra per Lubiana si sono ristretti. Kacin ha pertanto puntualizzato che domani, dopo la riunione dell’Esecutivo, verrà pubblicata sulla gazzetta ufficiale la delibera sull’inserimento della Croazia nella “lista rossa” dei Paesi a rischio. Oggi gli esponenti del governo hanno fatto il punto della situazione in Croazia con gli epidemiologi a Brdo pri Kranju. Domani il governo di Lubiana dovrebbe definire il termine per il rientro in patria dei cittadini sloveni dalla Croazia in modo tale che possano evitare la quarantena di due settimane, la cui imposizione, come si è visto, è ormai scontata. Probabilmente ci sarà tempo per rientrare fino alla fine della settimana e anche per tutta la giornata di lunedì. In ogni caso, ha lasciato intendere il portavoce, ci sarà tempo a sufficienza per evitare grossi intasamenti ai valichi di frontiera. La decisione definitiva verrà presa dal governo di comune accordo con gli epidemiologi. In questo momento in Croazia soggiornano circa 160mila vacanzieri sloveni, per cui la Polizia si sta già preparando per un aumento del traffico ai valichi nei giorni a venire.Il portavoce ha fatto presente che coloro che si recheranno in vacanza in Croazia da venerdì dovranno al rientro sottostare con i loro familiari alla quarantena di 14 giorni. Niente dovrebbe cambiare per i cittadini croati in transito attraverso la Slovenia.

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