Rovigno. CI e DDI: confermata l’intesa

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A Palazzo Milossa, sede della Comunità degli Italiani di Rovigno, si è tenuto un incontro tra la dirigenza del sodalizio e quella della Sezione cittadina della DDI, per fare il punto della situazione in merito all’Accordo elettorale sottoscritto nel 2017.

All’incontro hanno partecipato, a nome della DDI, il presidente e il vicepresidente della sezione, rispettivamente Branko Rajko e Donald Schiozzi, nonché i membri della presidenza, Marko Paliaga (sindaco di Rovigno) e Valerio Drandić (presidente del Consiglio municipale). Presente quale ospite, l’assessore regionale per la CNI e gli altri gruppi etnici, Tea Batel. A nome della CI di Rovigno hanno presenziato la presidente, Roberta Ugrin, il presidente della Giunta esecutiva, David Modrušan, la vicepresidente, Patrizia Malusà e i consiglieri della CI Marino Budicin, Nives Giuricin e Silvano Zilli.
Nel corso dell’incontro si è parlato della realizzazione dei contenuti dell’accordo elettorale siglato tra il partito regionalista e il sodalizio. In particolare sono stati affrontati i temi inerenti il ripristino dello studio della lingua italiana come lingua dell’ambiente sociale e la mancata applicazione del Trattato tra la Repubblica di Croazia e la Repubblica Italiana sui diritti delle minoranze, firmato nel 1996 ed entrato in vigore nel 1998. Nello specifico, i rappresentanti della CI hanno presentato i provvedimenti approvati all’ultima riunione del Consiglio della CI. Dopo la disamina dei temi, i presenti hanno rilevato la necessità di preparare assieme all’Assessorato regionale delle schede informative sulle questioni emerse per poi intraprendere delle azioni mirate, con il coinvolgimento dei deputati della DDI, presso le varie istanze statali competenti.

L’Assessore regionale Tea Batel ha presentato e sottolineato l’impegno profuso per il mantenimento del bilinguismo e dello studio della lingua italiana in tutte le scuole della maggioranza nelle unità d’autogoverno locale che nei loro Statuti prescrivono l’uso ufficiale paritetico delle lingue croata e italiana.

I presenti hanno rilevato l’importanza delle legittime richieste formulate dalla CI di Rovigno e hanno pertanto assicurato il loro massimo sostegno, nell’ambito delle proprie possibilità, per l’inclusione delle richieste nell’agenda del governo e del Parlamento. Dovesse rendersi necessario, ci si rivolgerà anche alla Corte costituzionale della Repubblica di Croazia.
L’incontro ha confermato ulteriormente l’affinità del Programma politico della DDI – Sezione di Rovigno e dell’Orientamento programmatico della CI “Pino Budicin”.

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L’Istria si difende bene: solo 2 nuovi casi

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Croazia. Allarme rosso: 1131 casi su 5693 tamponi (20% positivo)

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Slovenia: 834 contagiati. Sono «rosse» 9 Regioni su 12

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Croazia. Vaccino antinfluenzale introvabile nelle farmacie

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Schizza il contagio anche a Fiume: 32 nuovi casi

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Nella giornata in cui in Croazia il numero dei casi supera quota 1100, nemmeno Fiume può dirsi tranquilla nell’ambito dell’emergenza sanitaria. Sono 32, infatti, le persone che hanno contratto il Covid nelle ultime 24 ore. Preoccupa il dato reso noto dall’Unità di crisi della Protezione civile della Regione litoraneo-montana, secondo il quale nello stesso periodo sono stati effettuati “circa 350 tamponi”. Quindi, il 10 per cento risulta positivo. Una percentuale mai raggiunta in questa area del Paese. A queste brutte notizie si aggiunge anche quella di un decesso verificatosi al Centro clinico ospedaliero. Si tratta di un maschio di 60 anni.
Sono invece 5 le persone guarite, mentre i casi attivi sono 132. Da segnalare infine che 497 cittadini sono costretti all’isolamento domiciliare fiduciario.

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Slovenia anche oggi sopra quota 700 contagi

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Croazia, ancora un record: 793 contagiati

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